Il Wi-Fi Direct è una connessione che consente la comunicazione da dispositivo a dispositivo, collegando i dispositivi senza una rete centralizzata vicina. Un dispositivo funge da punto di accesso e l’altro si connette a esso utilizzando i protocolli di sicurezza WPS (Wi-Fi Protected Setup) e WPA/WPA2 (Wi-Fi Protected Access). Lo standard è stato sviluppato e incorporato nei dispositivi dai primi anni 2000.
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“Ok, sembra il Bluetooth”, ci si potrebbe dire. Se però al colpo d’occhio le tecnologie possono sembrare simili, ci sono alcune importanti differenze. Una delle più importanti è che il Wi-Fi Direct può gestire più informazioni a velocità superiori (circa 10 volte tanto) rispetto al Bluetooth in condizioni ottimali e ciò rende il Direct un’ottima scelta quando una connessione peer-to-peer deve trasmettere contenuti ricchi di dati, come un’immagine ad alta risoluzione o un video, o quando una rete Wi-Fi non funziona.
Uno dei maggiori vantaggi del Wi-Fi Direct è la sua versatilità dove non esiste una rete Wi-Fi che funga da intermediario per i dispositivi. Grazie a questo strumento, infatti, più device possono collegarsi tra loro e condividere file importanti in contesti “casual” o in circostanze critiche, senza le preoccupazioni per la sicurezza che insorgono prima di connettersi a un hub o una rete centrale.
Per capire se un dispositivo offre la connessione Direct, basta fare una ricerca delle reti disponibili: il device in questione apparirà con una rete wireless propria, di solito che inizia con “DIRECT” seguito da un nome o numero di prodotto.
Il Wi-Fi Direct è disponibile per i consumatori da ormai un decennio, grazie all’aggiornamento della Digital Living Network Alliance (DLNA) del 2011 che includeva anche le linee guida per questa funzione. Ora il mondo è pieno di dispositivi compatibili, tra cui alcuni del tutto insospettabili. I dispositivi Android hanno infatti supportato le connessioni Direct fin dalla versione Android 2.3 e i dispositivi Apple già da iOS 7 (anche se Apple commercializza la funzione con i propri nomi, “AirDrop” e “Airplay”).
Ci sono anche molti dispositivi legati all’intrattenimento che fanno uso del Direct per trasmettere contenuti o screencast da un dispositivo mobile. Chromecast, Roku e Xbox utilizzano questo sistema e anche molte smart TV offrono connessioni Wi-Fi Direct.
Poi ci sono tutte le periferiche che offrono connessioni wireless, che possono utilizzare Direct anziché il Bluetooth e la lista include cuffie wireless con audio ad alta fedeltà, stampanti wireless e persino accessori come tastiere.
Alcuni degli usi più comuni della connessione Direct includono:
Come accennato, il Wi-Fi Direct offre alcuni vantaggi relativi alla sicurezza rispetto ad altre connessioni peer-to-peer. Tuttavia, anche il Wi-Fi Direct ha la sua porzione di rischi per la sicurezza. Il Direct può essere infatti particolarmente rischioso quando viene utilizzato mentre un dispositivo è contemporaneamente connesso a un’altra rete. La connessione diretta, specialmente se si utilizza il vecchio protocollo WPS, può essere attaccata con tecniche di brute force hacking, a maggior ragione se il dispositivo supporta connessioni dirette automatiche che quindi gli utenti potrebbero non notare.
Se qualcuno accede a un dispositivo tramite connessione Direct, potrebbe anche essere in grado di accedere ad altre reti connesse e, infine, rubare molti dati privati. Se prevedi di utilizzare frequentemente questa tecnologia, dovresti quindi cercare di capire in che modo il tuo dispositivo protegge il Direct e cosa puoi fare per renderlo più sicuro. Prova a disattivare tutte le funzionalità di connessione diretta automatica non necessarie e, quando hai finito di usarlo, disconnettiti. Alcune connessioni Direct richiedono passaggi aggiuntivi come la scansione di un codice QR o la pressione di un pulsante di connessione per rendere le cose un po’ più sicure.
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