WhatsApp Pay, il sistema di pagamento tramite chat arriva nel 2020

Arriva una nuova modalità di pagamento. Osiamo una battuta. Come se non ce ne fossero già abbastanza. In scia a Google, Amazon, Apple, giusto per citare le più note, arriva WhatsApp Pay, il sistema di pagamento aggregato a WhatsApp annunciato da Mark Zuckerberg a margine della conferenza sull’andamento finanziario di Facebook.

La decisione di lanciare definitivamente WhatsApp Pay arriva guarda caso qualche giorno dopo il via di Amazon alle sperimentazioni sulle modalità di pagamento a rate (anche in Italia) e si presume nasca da due esigenze.

La prima è prettamente di mercato e pone le sue fondamenta sul fatto che il pagamento digitale e mobile non è solamente il futuro, ma il presente. La seconda ragione riguarda Libra, la criptovaluta di Facebook. Infatti, dopo il passo indietro dei maggiori sostenitori (PayPal, Stripe, eBay, Visa e Mastercard), anche Vodafone ha deciso di abbandonare il progetto.

Nel 2018 abbiamo ottenuto l’approvazione per testare WhatsApp Pay con un milione di persone in India” ha detto Zuckerberg “E tantissime persone hanno continuato a usarlo settimana dopo settimana. Sono davvero entusiasta di questo, e mi aspetto che inizi a diffondersi in un certo numero di Paesi nei prossimi sei mesi”.

Come si può intercettare dalle parole del numero uno di Menlo Park il nuovo sistema di pagamento è già stato testato in India. Lo scorso anno una serie di problematiche normative ne hanno impedito il lancio in tutto il Paese. Adesso, però, è arrivato il momento di una mossa più globale. E WhatsApp Pay sembra veramente vicino ad un consistente roll out che potrebbe riguardare anche l’Italia.

Come funziona WhatsApp Pay

Il sistema di pagamento aggregato a WhatsApp è molto simile ad altri sistemi già in uso da tempo. Si basa su tecnologia UPI (Unified Payment Interface) Peer to Peer, piattaforma di pagamento che lavora in tempo reale, sviluppata da National Payments Corporation of India per facilitare le transazioni interbancarie. In sostanza consente di effettuare pagamenti fra persone, ma anche di pagare nei siti di e-commerce che lo supportano. I pagamenti passano attraverso il proprio account WhatsApp che è legato a un conto corrente o a una carta di credito.

WhatsApp Pay non può non ricordare l’evoluzione di WeChat. L’applicazione cinese, nata come semplice piattaforma di scambio di messaggi, è diventata col passare del tempo una piattaforma per il business a 360 gradi.  Un esempio che Zuckerberg pare voglia seguire fino in fondo. E nei prossimi 6 mesi, lo scopriremo.


WhatsApp Pay, il sistema di pagamento tramite chat arriva nel 2020 - Ultima modifica: 2020-01-31T08:30:57+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

I migliori Podcaster Italiani: classifica 2025

I Podcast hanno conquistato l'Italia, qui la lista dei migliori Podcaster Italiani in base al…

16 ore ago

Mobilità urbana: SWITCH e Wayla chiudono round da oltre 1,8 milioni di euro

Le due startup italiane SWITCH e Wayla raccolgono fondi per rivoluzionare il trasporto urbano con…

18 ore ago

Responsabilità nell’AI: perché il futuro dell’innovazione dipende dalla leadership

Il report di NTT DATA esplora il divario tra innovazione AI e responsabilità, evidenziando l'importanza…

1 giorno ago

Majorana 1, il nuovo chip quantistico di Microsoft, che omaggia il matematico italiano

Microsoft ha presentato il Majorana 1, un chip quantistico topologico che punta a risolvere problemi…

4 giorni ago

Intelligenza Artificiale ed emozioni umane: un dialogo complesso

L’intelligenza artificiale può simulare, comprendere e suscitare emozioni, creando un dialogo emotivo che richiede consapevolezza.…

6 giorni ago

L’AI di Meta legge nel pensiero: converte l’attività cerebrale in testo

Meta AI ha sviluppato una tecnologia per decodificare l'attività cerebrale in testo tramite reti neurali…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011