Toglietemi tutto… ma non il Mainframe

Mentre la complessità dei sistemi informativi cresce, ci sono alcune certezze che non mutano. Sembrerebbe il caso del Mainframe, almeno secondo l’indagine “The Mainframe as a Mainstay of the Enterprise 2012” condotta a livello mondiale da CA Technologies (lo studio è stato realizzato nel mese di agosto 2012 da Decipher Research che ha intervistato 623 professionisti IT provenienti da 11 Paesi.).
La piattaforma piace alle aziende perché ne riconoscono:
  • l’importanza strategica per l’impresa in continua evoluzione;
  • il fatto di rappresentare una leva d’innovazione di fronte alla profonda trasformazione dell’IT aziendale innescata dal fenomeno dei Big Data e del Cloud Computing;
  • l’essere un ambiente fondamentale nel nuovo paradigma informatico aziendale, che richiede personale in possesso di competenze interdisciplinari in grado di occuparsi della nuova generazione dei sistemi mainframe.
Bel l’80% degli intervistati italiani, e oltre l’80% degli altri Paesi, sottolinea la natura strategica del mainframe. A livello di spesa, meno della metà (42%) del campione italiano e il 46% del totale ha in progetto di incrementare gli investimenti di software per mainframe nei prossimi 12-18 mesi. Più di un terzo del campione italiano (38%) e il 36% del totale prevede un aumento della spesa hardware nei prossimi 12-18 mesi. Inoltre, il 42% degli italiani e il 44% del totale ha in programma di aumentare la spesa dedicata ai servizi collegati ai mainframe.
Possiamo tranquillamente ipotizzare che questa tendenza sia in gran parte dovuta alla crescita sbalorditiva dei dati real-time e al bisogno di un’imponente potenza elaborativa per raccogliere e analizzare tutte queste informazioni,” ha dichiarato Aldo Zanetti, Senior Sales Director della divisione Mainframe di CA Technologies. “Già l’e-commerce genera un’enorme mole di dati; soprattutto le imprese più grandi necessitano di un cocktail di potenza, scalabilità e sicurezza per gestire le informazioni in arrivo. Hanno davvero bisogno degli strumenti informatici migliori e di un mix di tecnologie valide, compreso il mainframe, per rimanere competitive”.
Il forte sviluppo del Cloud Computing rappresenta un volano anche per la valorizzazione del mainframe che consente di sviluppare nuovi servizi, in modo scalabile e sicuro, e di sostenere quindi anche la mobilità aziendale e la crescita della mole di dati da gestire.
Dato che la piattaforma mobile continua a essere una forza trainante nell’innovazione informatica, lo studio ha rivelato che le aziende continueranno a integrare la mobilità nelle loro iniziative mainframe: l’84% del campione italiano e il 74% del campione globale ha dichiarato di aver già autorizzato o di avere in programma di autorizzare entro i prossimi 18 mesi la gestione del mainframe dalla piattaforma mobile.
Benché parecchie aziende interpellate abbiano accennato a un’incombente crisi di professionalità in ambito mainframe, lo studio ha evidenziato un punto positivo:
  • il 76% del totale degli intervistati e l’84% di quelli italiani si dice convinto che le rispettive organizzazioni incapperanno in futuro in una carenza di competenze mainframe
  • eppure quasi tutti (il 98% del campione globale e il 100% di quello italiano) hanno l’impressione che le rispettive organizzazioni siano moderatamente o fortemente preparate ad assicurare la continuità della propria manodopera mainframe.
Oggi, con i sistemi ibridi, valgono le stesse competenze di gestione sia per i mainframe che per le architetture distribuite – sia come hardware che come software,” ha dichiarato James Governor, fondatore e analista della società inglese RedMonk. “È chiaro che conta anche l’esperienza nel particolare dominio, però non va vista come motivo per non investire nei mainframe“.

Toglietemi tutto… ma non il Mainframe - Ultima modifica: 2012-10-05T10:05:15+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

I migliori Podcaster Italiani: classifica 2025

I Podcast hanno conquistato l'Italia, qui la lista dei migliori Podcaster Italiani in base al…

2 giorni ago

Mobilità urbana: SWITCH e Wayla chiudono round da oltre 1,8 milioni di euro

Le due startup italiane SWITCH e Wayla raccolgono fondi per rivoluzionare il trasporto urbano con…

2 giorni ago

Responsabilità nell’AI: perché il futuro dell’innovazione dipende dalla leadership

Il report di NTT DATA esplora il divario tra innovazione AI e responsabilità, evidenziando l'importanza…

2 giorni ago

Majorana 1, il nuovo chip quantistico di Microsoft, che omaggia il matematico italiano

Microsoft ha presentato il Majorana 1, un chip quantistico topologico che punta a risolvere problemi…

5 giorni ago

Intelligenza Artificiale ed emozioni umane: un dialogo complesso

L’intelligenza artificiale può simulare, comprendere e suscitare emozioni, creando un dialogo emotivo che richiede consapevolezza.…

7 giorni ago

L’AI di Meta legge nel pensiero: converte l’attività cerebrale in testo

Meta AI ha sviluppato una tecnologia per decodificare l'attività cerebrale in testo tramite reti neurali…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011