Analytics, Intelligenza Artificiale, Internet of Things e Big Data viaggiano su strade intrecciate e hanno diversi aspetti in comune. Non ultimo il condividere, a buon titolo, il clamore e l’interesse che generano come promettenti ambiti di sviluppo del futuro del lavoro, dell’industria, della tecnologia e di svariati settori che spaziano dal b2b alla quotidianità individuale. Al fine di approfondire tali tematiche e le correlate implicazioni, SAS ha organizzato a Milano l’Analytics Experience 2018, il più influente appuntamento internazionale dedicato all’analisi e al proficuo utilizzo dei dati. SAS in questo settore è leader, forte dei successi e dell’esperienza più che quarantennale.
In occasione dei tre giorni dell’evento SAS Analytics Experience 2018, durante 62 sessioni, più di 1.400 persone, fra protagonisti della tecnologia, del pensiero e professionisti, hanno avuto modo di confrontarsi.
Abbiamo approfondito l’apporto di SAS e dei suoi ospiti allo sviluppo delle tematiche, degli strumenti e delle soluzioni che contribuiscono a disegnare il futuro della relazione fra dati e processi e ciò che questo significa per aziende e persone.
Tanti i relatori di rilievo, fra cui citiamo: Oliver Schabenberger, Executive VP, COO e CTO di SAS; Mary Beth Moore, AI and Language Analytics Strategist di SAS; Fabio Sbianchi, CEO di Octo Telematics; l’Executive Coach Giles Hutchins.
A SAS Analytics Experience 2018 emerso chiaramente quanto l’AI, gli analytics e le conseguenti scelte guidate da dati analizzati e interpretati, siano destinati a cambiare l’intero sistema economico. La responsabilità di gestire queste tematiche anche dal punto di vista etico, come sottolineato da Schabenberger, non dovrebbe essere relegata esclusivamente a chi segue lo sviluppo di algoritmi su cui si fondano le attuali AI. Dovrebbe invece essere diffusa a diversi ruoli, non necessariamente tecnici, per individuare protocolli e soluzioni adeguate a permettere uno sviluppo fluido, ma anche sicuro, di tale tecnologia a fini di produttività e di bene comune. Fatto ciò, non ci sarebbe più particolare motivo di presagire scenari distopici da film di fantascienza, né di temere la distruzione del mercato del lavoro umano, ma solo la sua, seppur dirompente, mutazione. Nuove forme, nuovi ruoli e nuovi strumenti libereranno l’intelletto umano dalle attività meno a valore per l’azienda e per lo sviluppo individuale. In tal senso, molti protagonisti del settore, e certamente SAS, stanno già utilizzando e sviluppando sistemi di intelligenza artificiale intensamente legati alla gestione e all’uso di Big Data. Gli sforzi di Ricerca e Sviluppo sono volti verso l’AI e non, al momento verso l’AGI, l’Intelligenza Generale Artificiale, autonoma, appannaggio, quanto meno al momento, di preconcetti iperbolici su un possibile futuro pericoloso.
L’AI utilizza algoritmi, è estremamente utile nel creare modelli, è complementare agli umani, è uno strumento già utilizzato con successo e profitto. Si tratta di innovazione inarrestabile e dirompente che le aziende dovranno saper affrontare per rimanere competitive, ma anche di un’opportunità di crescita e sviluppo esponenziale.
Gli analytics su larga scala e l’AI sono già strumenti che stanno aiutando imprese e istituzioni con risultati positivi, sia in termini di generazione di entrate e capacità di controllo e previsione, sia per quanto riguarda la rivoluzione dei processi.
In Italia, ad esempio, Octo Telematics sta aiutando le assicurazioni ad analizzare la guida al fine di determinare vantaggi per chi meglio conduce, limitando, quindi, costi e rischi a carico della sicurezza stradale. Le stesse tecnologie sono in uso per monitorare lo sviluppo di neonati prematuri e avranno grandi implicazioni in ambito medico. Inoltre, in congiunzione con l’IoT, l’industria è più sicura e produttiva. Le tecnologie relative all’analisi dei dati e il loro uso, l’AI e l’IoT stanno già migliorando le imprese, ma essenziale risulta potersi affidare a chi padroneggia il settore da tempo con successo e SAS, con le innumerevoli soluzioni disponibili, risulta un primario interlocutore per le organizzazioni di varia dimensione.
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