Robot Agricoli: il farm robot dell'università Ben Gurion alle prese con la raccolta degli ortaggi maturi
I robot agricoli stanno rivoluzionando il rapporto tra natura e tecnologia, nasce l’agricoltura automatizzata basata sulla robotica agraria.
Anche se natura e tecnologia sembrano due temi all’opposto non è, poi, proprio così grazie all’introduzione dei robot nell’agricoltura. Flora e fauna sono qui da millenni ed è difficile che il loro mondo si interfacci con l’innovazione umana. L’unico campo dove questo può accadere è l’agricoltura che da secoli unisce i frutti della natura alle necessità di uomini e donne, attraverso la tecnologia. Le scoperte tecnologiche degli ultimi tempi hanno reso il lavoro dei contadini sempre più facile, ma non manca molto a un mondo dove non ci sarà più bisogno di mani umane: l’agricoltura robotizzata è già fra noi.
Robot Agricoli: il farm robot dell’università Ben Gurion alle prese con la raccolta degli ortaggi maturi
L’università di Ben Gurion in Israele ha di recente presentato il progetto di robot agricoli speciali in grado di raccogliere frutti e verdure dalle piante e dal terreno. Non più quindi solo macchine per innaffiare e coltivare i campi, ma dei veri e propri robot agricoltori. Per il momento l’idea è in fase di sviluppo, ma anche la Comunità Europea si è detta interessata a questa novità dell’agricoltura robotizzata.
Il progetto israeliano del robot agricoltore è stato portato avanti dal professore Yael Edan che con il suo team ha dovuto lavorare a fondo su questi innovativi robot agricoli. Per far sì che questi agribot, come sono stati soprannominati, riescano a raccogliere la frutta nel momento opportuno e senza distruggerla con i loro arti meccanici, gli scienziati hanno catalogato migliaia di foto di ortaggi maturi.
In questo modo, il robot agricoltore sarà in grado di riconoscere un frutto maturo e coglierlo senza fare danni al prodotto e nemmeno all’albero o al terreno. Questo tipo di robotica agraria potrebbe cambiare definitivamente il mondo dell’agricoltura, ma Elan non ha paura del futuro.
“Raccogliere la frutta per i contadini è un lavoro duro, fatto in condizioni difficili come alte temperature e umidità, sia nei campi sia in serra. Inoltre, è stagionale e serve solo come lavoro temporaneo, quindi nessuno vuole farlo davvero” si è detto convinto lo studioso parlando con il sito Digitaltrends. Il progetto dell’università israeliana per questi farm robot non è l’unico al mondo dato che anche il college californiano di Berkeley sta lavorando con i robot nell’agricoltura.
Anche se le parole del professore inventore degli agribot potrebbero far arrabbiare chi teme un’invasione di intelligenze artificiali nel mondo del lavoro a scapito degli umani, è pur vero che l’agricoltura moderna ha nuove richieste a cui forse solo i robot agricoli possono rispondere.
La popolazione mondiale in aumento fa sì che frutta e verdura siano sempre più richieste e in alcuni paesi non si riesce a produrre abbastanza per tutti.
I robot agricoli non hanno bisogno di riposarsi e possono lavorare anche durante la notte; non soffrono caldo o umidità e soprattutto non rischiano di cogliere un frutto non maturo o avariato, che poi potrebbe essere rifiutato dalla grande distribuzione dei supermercati. Secondo gli scienziati al lavoro con i robot agricoltori, questo diminuirebbe lo spreco di cibo e aumenterebbe la presenza di frutta e verdura nel piatto dei cittadini del mondo.
Gli agribot non sono i primi macchinari moderni ad essere usati nell’agricoltura, dato che già da qualche anno i droni vengono utilizzati per innaffiare o versare pesticida nei campi.
“Non ci aspettiamo che questi robot sostituiscano completamente gli esseri umani nei campi – ha detto Edan – ci aspettiamo invece che aiutino con compiti che gli umani non possono e non vogliono fare, permettendoci di far crescere i migliori prodotti possibili”.
Al momento il progetto degli agribot è in via di sviluppo e ha costi non indifferenti, perciò prima di vedere i robot agricoli nei campi gli scienziati dovranno trovare un metodo per abbassare il prezzo e velocizzare le capacità di riconoscere i frutti dei robot.
Andrea Indiano – corrispondente da Los Angeles / USA
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