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QGenie: il Nas diventa mobile, anzi da taschino

QNAP propone un vero Nas dedicato agli utenti mobili, il nuovo QGenie, che oltre alle funzioni standard integra alcune caratteristiche pensate per semplificare e rendere più comodo l’utilizzo del dispositivo in mobilità.

di Fabio Bossi

Arriva da Qnap, azienda leader nel settore dei Nas, il nuovo QGenie QG-103N, un dispositivo tascabile che oltre alle tradizionali funzioni di un Nas dispone anche di alcune caratteristiche pensate proprio per l’utilizzo tramite sistemi portatili, come notebook, tablet o smartphone.
Innanzitutto il QGenie, che è grande come un normale drive esterno da 2,5” e pesa poco più di 100 grammi, integra una batteria ricaricabile e un’interfaccia Wi-Fi; la prima permette di utilizzarlo ovunque, senza doversi collegare a una fonte di alimentazione esterna, la seconda di accedervi in modo semplice e veloce anche da dispositivi mobili che non dispongono di una porta di rete (di cui comunque il QGenie è dotato).

Al suo interno si trova un’unità SSD dalla capacità di 32 Gb, a cui può essere affiancato ulteriore spazio di archiviazione inserendo nello slot integrato una scheda di memoria SD/SDXC da fino a 256 Gb di capacità, oppure collegando alla veloce interfaccia Usb 3.0 un drive esterno.

Qnap ha pensato inoltre di inserire nel QGenie una funzione molto comoda per gli utenti mobile, ovvero quella di “Power bank”. La sua porta Usb può infatti anche essere utilizzata per caricare le batterie di smartphone o tablet, sfruttando l’energia di quella propria. Con una capacità di 3.000 mAh, il QGenie permetterebbe quindi di caricare completamente un moderno smartphone come l’iPhone 5s di Apple, conservando ancora circa la metà dell’energia disponibile.
Ma QGenie, se non bastasse, fa molto altro: per esempio, consente di condividere una connessione Internet con diversi dispositivi, trasformandosi in un access point wireless. Basta connetterlo a una rete collegata ad Internet, magari quella di un albergo, oppure inserire un modem 3G o Lte nella porta Usb, o ancora sfruttare il proprio smartphone come modem sempre tramite l’interfaccia Usb: stabilita la connessione, si potranno collegare alla rete così creata fino a 20 dispositivi contemporaneamente che potranno accedere sia ai contenuti del QGenie, sia ad Internet.
Le risorse condivise dal QGenie sono accessibili dagli altri sistemi esattamente come avviene con una normale cartella di rete, tramite il protocollo CIFS. È anche possibile creare un’unità di rete via WebDAV, oppure, nel caso di dispositivi mobile, accedere ai contenuti del QGenie utilizzando l’app disponibile per i sistemi Android ed Apple iOS. E grazie al server multimediale integrato, il “piccolino” di QNAP può anche essere sfruttato per lo streaming di file audio o video o per la visualizzazione di album fotografici. Gli utenti possono in questo caso accedere fino ad 8 contenuti diversi contemporaneamente.
Non manca nemmeno un servizio cloud personale, che consente di accedere al QGenie anche da remoto tramite Internet, cosa che può rivelarsi davvero preziosa magari quando si dimentica a casa il Nas.
Qnap non si è dimenticata però dei computer “tradizionali”: per il massimo delle prestazioni, basta collegarsi al QGenie direttamente tramite la seconda interfaccia Usb 3.0, che permette di utilizzare il drive esattamente come una velocissima unità esterna.


QGenie: il Nas diventa mobile, anzi da taschino - Ultima modifica: 2014-08-25T09:00:39+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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