Quello che possiamo considerare il primo virus della storia comparve nel 1971. Oggi avere un antivirus installato sul proprio dispositivo è normale, ma solo qualche decennio fa tutto ciò non esisteva. I virus non erano un problema “comune”, la loro esistenza era confinata alla piccola cerchia di computer nell’era “pre Internet”.
Il primo virus conosciuto è stato creato nel 1971 ed era soprannominato Creeper .È stato diffuso utilizzando la rete Arpanet, creata dal Dipartimento della Difesa Usa e usata dal governo e dalle università. Quando un computer veniva infettato, sullo schermo appariva il messaggio: “I’m the creeper, catch me if you can!”, ovvero “Sono creeper, prendimi se ci riesci!”. Subito dopo iniziava a stampare un file e dopo un po’ saltava a un altro computer della rete, dove ripeteva le precedenti operazioni.
Creeper in realtà non era stato scritto per essere un codice malevolo, bensì per dimostrare la possibilità di passare un programma da un computer ad un altro. Inoltre, Creeper non era propriamente un worm perché non si replicava sulle altre macchine collegate in rete, ma saltava materialmente da un computer all’altro.
Difatti ne fu scritta una seconda versione che spediva agli altri computer una copia del proprio codice. È questo quello che può considerarsi il primo worm.
La creazione di Creeper portò subito al problema chiave di questo genere di programmi: come controllare un worm. Fu così che, contemporaneamente alla creazione della seconda versione di Creeper, fu scritto anche Reaper, un programma anch’esso capace di replicarsi e di muoversi nella rete scritto con l’unico scopo di “debellare” Creeper.
Se Creeper può essere considerato il primo worm, Reaper può essere considerato il primo antivirus della storia. Anche se, per sentire ufficialmente la parola “virus” per indicare un attacco a più computer, bisognerà aspettare il 1983, da parte dell’informatico americano Frederick B. Cohen.
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