Nonostante il numero ingente di modelli a disposizione il nuovo modello Seven-Day ha preso il nome di Pebble 2. Ha un sensore del battito cardiaco e sono state migliorate tutte le funzionalità che ruotano attorno alle attività sportive, in linea con la produzione dei rivali presenti sul mercato.
Chi è già utente Pebble non troverà grandi differenze rispetto allo smartwatch che già possiede, anche l’app rimarrà invariata per la prima versione e questa nuova.
Il Pebble 2 offre il sensore cardiaco in opzione, per chi non fosse interessato a questa funzionalità – attorno alla quale ruota il nuovo modello – c’è anche il modello senza.
Il monitoraggio cardiaco avviene in modalità abbastanza semplici quali la corsa, la camminata o un allenamento vario. Attraverso i controlli di base start e stop si potranno leggere i dati registrati durante il movimento. I dati verranno poi salvati sullo smartphone, ma non possono essere sincronizzati come invece avviene per Apple Health o Google Fit. Resettando lo smartwatch i dati verranno persi e se farete l’upgrade del modello dovrete dire addio ai record di tutte le vostre fatiche.
Probabilmente il software che consentirà la sincronizzazione dei dati verrà rilasciato a Novembre, ma al momento sembrerebbe essere un metodo un po’ antiquato per eseguire il salvataggio.
Per il resto, il nuovo Pebble 2 conferma lo stile Pebble. Ha 4 interfacce, ma non ha un touchscreen, come invece accade per Android Wear o Apple Watch, e ciò favorisce il contenimento dei costi, ma forse non soddisfa proprio tutti.
Il Pebble 2 ha ancora il display eInk monocromatico, che consente di avere altissimi livelli di contrasto e assicura che lo smartwatch sia perfettamente leggibile al sole. La risoluzione rimane bassa (144×168 pixel). Esteticamente vi è un ritorno ai monocromatismi dei primi modelli ed è lodevole sia la nitidezza che la leggibilità.
Tutta la gamma di app di prime e terze parti, già disponibili per il Pebble, lo saranno anche per il 2. Le applicazioni non sono decollate come invece è avvenuto per l’Apple Watch, la bassa risoluzione rende le varie app più funzionali che accattivanti e sono poche le startup che sviluppano app specifiche per Pebble.
Pebble consente l’utilizzo di quadranti di terze parti e forse è proprio questo l’aspetto più positivo di un’esperienza già di per sè divertente, funzionale ed eccentrica.
Le applcazioni, i quadranti e parte dei dati sulla salute si possono trovare tra le applicazioni per Android e iOS. La possibilità di aggiungere applicazioni consente di customizzare Pebble in maniera personale.
Pebble rimane il leader indiscusso in ambito smartwatch se ci si basa sulla durata della batteria, di circa sette giorni. Pebble rimane prima di tutto un orologio, ma anche uno smartwatch.
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