Sembra essere tutto pronto: finalmente Apple ha distribuito gli inviti per l’evento fissato per il 7 settembre, durante il quale verrà lanciato il nuovo iPhone 7. Non sono stati forniti dettagli che possano appagare le aspettative dei più curiosi, ma di sicuro le novità più rilevanti riguarderanno la fotocamera e la possibilità di ottenere l’effetto bokeh.
Voci di corridoio parlano di due fotocamere posteriori, ma ancora non si sa come funzioneranno. Forse l’ispirazione è arrivata dalla LG che ha proposto due diverse lunghezze focali, ma sembra che Apple utilizzerà la seconda fotocamera per scatti con profondità di campo artificiale.
L’effetto bokeh, termine di origine giapponese, è l’effetto attraverso il quale una lente riesce a focalizzarsi su un punto specifico, sfumando tutto quello che vi è attorno attraverso delle macchie cromatiche, si ottiene così un isolamento del soggetto che attrae lo sguardo, sfocandone lo sfondo. Per giungere a tale effetto, senza una macchina fotografica con sensori e lenti adeguati, c’è bisogno di uno strumento in grado di riprodurre il processo in modo artificiale, ed è quello che iPhone potrebbe mettere a disposizione nella versione Plus del 7.
HTC è stata la prima a tentare di replicare in ambiente smartphone il bokeh tipico di una reflex, e lo ha fatto con il suo One M8 già nel 2014, ma tale tool rallentava considerevolmente il telefono e la fase di processo. Anche Google e Samsung hanno fatto dei tentativi, ma non sono stati ottenuti risultati poi così soddisfacenti. Il Huawei P9 è il migliore finora, lavora velocemente e permette di regolare il focus anche dopo lo scatto. I risultati sono abbastanza buoni e le immagini ottenute sembrano dei bokeh realistici, sebbene artefatti e complessi, in particolare nel caso di soggetto in movimento. Spesso vi sono delle esagerazioni verso le quali qualsiasi fotografo avrebbe ragione di muovere parecchie critiche, in particolare per il fatto che la profondità di campo artificiale venga appiattita da una perfezione dei cerchi di luce che non sono paragonabili a quelli di nessuna macchina fotografica DSLR.
Ma torniamo ad Apple che già l’anno scorso ha iniziato a specializzarsi seriamente in fotocamere con sensori di profondità. La nuova scommessa ha a che fare con la possibilità di rendere la profondità di campo intuitiva. Di certo, nel nuovo iPhone non troveremo un sostituto alla macchine fotografiche mirrorless, ma conoscendo la qualità dei prodotti Apple c’è da aspettarsi che questo strumento sia di facile utilizzo. Probabilmente il calcolo della quantità di profondità di campo verrà reso in modo realistico, in base al soggetto e alla sua distanza.
La seconda fotocamera dei dispositivi potrebbe essere destinata all’accrescimento della nitidezza dell’immagine e della riduzione dei disturbi, attraverso qualche algoritmo migliorato. Alcune indiscrezioni lasciano intendere che il nuovo iPhone 7 (dotato di una sola camera) abbia un sensore più grande del 7 Plus.
In ogni caso, Apple non fa mai inviti a vuoto e possiamo essere certi del fatto che, a breve, avremo molto da scoprire e molto di cui raccontare.
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