Il cloud cambia le cose, ma è sempre IT

Holger Herbst di Swisscomm al Security Form Idc & Trend Micro


Il cloud cambia profondamente il mondo della tecnologia, ma e’ interessante la riflessione di Holger Herbst, Swisscomm program manager head cloud operation, intervenuto al Security Forum di Trend Micro e Idc.
“Il Cloud cambia il mercato, sia per le aziende sia per i provider. In particolare le aziende possono concentrarsi su COSA vogliono e non su COME realizzarlo; mentre per i provider cambia la proposizione commerciale, la struttura dell’offerta, che si deve adeguare al mondo contemporaneo. Quello che però non cambia è che il cloud rimane IT e quindi è complesso e continuerà a vivere al fianco dell’infrastruttura tradizionale”.
Secondo Herbst, che ha guidato la trasformazione verso il cloud di Swisscomm, il grande vantaggio per i clienti è quello di poter semplicemente indicare le proprie esigenze “Se l’IT fosse un’automobile – ha detto Herbst – nel mondo del cloud basta andare da un concessionario e chiedere una macchina in cui ci sono almeno 5 posti, oppure una coupe sportiva, a seconda delle esigenze. Sarà il concessionario a procurarsi l’auto, che un produttore ha pensato e costruito, rispondendo agli standard di mercato. Con le infrastrutture tecnologiche tradizionali il cliente avrebbe dovuto fare il progetto della sua auto, portare il progetto al costruttore di automobili, chiedendo di realizzare un esemplare per lui, con costi ovviamente molto diversi”.
Il cloud insomma fa concentrare le imprese sugli aspetti davvero importanti, senza occuparsi dell’infrastruttura che queste richieste comportano.
“Ma anche i fornitori e i provider si trovano di fronte a delle scelte nel mondo del cloud – ha sottolineato Herbst – non si possono fornire Van e auto sportive insieme. Il provider può puntare ad essere leader sui servizi cloud a basso costo e quindi puntando tutto sull’infrastruttura e sul self service. Altri, come noi, puntano su servizi a alto valore, che rispondano alle leggi specifiche sulla sicurezza di un Paese e sono composti da un misto di self service attività personalizzate, insomma il cloud non è tutto uguale”.
Il cloud cambia le cose, ma è sempre IT - Ultima modifica: 2011-10-28T12:16:36+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

Recent Posts

Il pensiero di Papa Francesco su tecnologia e AI: l’eredità di un pontefice visionario

Nel momento in cui il mondo saluta Papa Francesco, riflettiamo sulla sua visione della tecnologia…

4 giorni ago

Luna IntuiCell, il cane robot che impara come un cucciolo: l’era del sistema nervoso digitale

La startup svedese IntuiCell ha sviluppato Luna, un robot quadrupede che non si affida a…

4 giorni ago

Trump firma l’ordine esecutivo per portare l’AI nelle scuole

Gli Stati Uniti lanciano un piano nazionale per introdurre l'IA nelle scuole. Opportunità, rischi e…

4 giorni ago

L’AI generativa entra nel design: ecco la piattaforma italiana che aggiorna l’esperienza d’arredo

Dexelance e Meridiani puntano sull’intelligenza artificiale per aggiornare il processo tra idea progettuale e visualizzazione…

4 giorni ago

BlueIT Innovation Hub: il luogo dove l’innovazione prende forma, mettendo la persona al centro

BlueIT ha inaugurato il suo Innovation Hub nel cuore della Campagna Cremasca. La sede è…

6 giorni ago

Asus Zenbook A14: il laptop AI-ready che pesa meno di un chilo

Lo Zenbook A14 è il nuovo ultraleggero firmato ASUS: design in Ceraluminum™, prestazioni AI con…

1 settimana ago

Digitalic © MMedia Srl

Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135

Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011