È la più grande catena italiana nel mercato della distribuzione di prodotti di largo consumo (con più di 1.000 punti vendita e un fatturato 2017 oltre i 13 miliardi di euro), costituita da centinaia di Cooperative di Consumo (con più di 8 milioni di Soci) capaci, nel tempo, di creare un vero e proprio network che coniuga le logiche di mercato e la responsabilità sociale. Il rimando è a Coop, che per conto delle sue cooperative elabora politiche e strategie di marketing e comunicazione, sviluppa i prodotti a marchio Coop e ne monitora la qualità.
Indice dei contenuti
Nel contesto attuale, Coop persegue la sua mission cooperativa di favorire un acquisto consapevole da parte dei propri soci anche attraverso un’attenzione crescente alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, come spiega Luca Setti, Responsabile Settore Multimedia e E-commerce Coop Italia. “Negli ultimi anni Coop ha realizzato diversi esempi di punti vendita con un contenuto tecnologico innovativo, capaci di supportare il consumatore in un’esperienza di acquisto sempre più semplice, consapevole e sostenibile”.
I risultati ottenuti hanno confortato Coop nel proseguire il percorso di studio e innovazione iniziato con il concept del “Supermercato del Futuro” realizzato in Expo Milano 2015 in collaborazione con l’architetto Carlo Ratti – docente del Mit, il Massachusetts Institute of Technology – “che ripartiva dalle caratteristiche degli antichi luoghi di scambio delle merci e dalla storia di Coop”, circoscrive Setti, sottolineando che “partendo dal passato abbiamo immaginato uno spazio fisico differente”.
Fondato su due pilastri. “Il primo è che nel supermercato del futuro la tecnologia aiuterà a creare un ambiente più piacevole e gratificante, dove fare delle esperienze. Un esempio? La riduzione dell’altezza degli scaffali disegna un paesaggio orizzontale che agevola il contatto e la relazione, creando un’area di libero scambio”. Il secondo pilastro, invece, si basa sull’idea che ogni prodotto abbia una storia precisa da raccontare. “Nel prossimo futuro saremo in grado di scoprire, ad esempio, tutto ciò che occorre sapere sulle mele che osserviamo. Impiegheremo la tecnologia per fornire maggiori informazioni sul prodotto che non è possibile trovare nelle etichette obbligatorie sui pacchetti: dalle origini delle materie prime agli allergeni, dalle ricette al packaging”. Così, mentre le persone navigano su prodotti diversi, “le informazioni potrebbero essere visibili su schermi sospesi integrati con indicazioni digitali usando una realtà aumentata senza cuciture, occhiali, smartphone o qualsiasi altra interfaccia”.
Da Coop a MD, tra i più rilevanti player della grande distribuzione nazionale (2 miliardi e 300mila euro di fatturato nel 2017) ormai distante dai canoni del discount. Una realtà consolidata – oggi vanta oltre 750 punti vendita e circa 7000 dipendenti – che crede profondamente nell’innovazione, come evidenzia Gianpaolo Magliulo, direttore IT di MD: “Nel 2019 investiremo il 20% in più rispetto al 2018 in tecnologia”. Quindi la previsione in merito ai vantaggi che le nuove tecnologie possono determinare nel mercato della distribuzione di prodotti di largo consumo. “Il primo aspetto è l’adozione completa delle strategie omnicanale: gli acquisti si fanno indistintamente sul mondo fisico e digitale”, illustra Magliulo. E ancora, “il miglioramento della logistica grazie all’utilizzo di dati geospaziali e applicazioni a supporto di inventari e stock, l’uso di assistenti digitali per operazioni mnemoniche e/o ripetitive, con la possibilità di dedicare il personale all’ottimizzazione delle vendite e alla soddisfazione del cliente”.
Cliente che a sua volta “potrà disporre, tramite blockchain, di tutti i dati specifici di autenticità e provenienza del prodotto”. Senza dimenticare che “mediante intelligenza artificiale, realtà aumentata e Internet of things migliorerà il tasso di soddisfazione dei clienti, la produttività degli impiegati nonché la rotazione e consapevolezza delle scorte”. Guardando al passato, invece, il direttore IT di MD è convinto che l’innovazione nel settore è stata in grado “di abilitare la profilazione e lo studio del cliente ricorrendo a differenti punti di contatto: dal wi-fi alla tecnologia beacon basata sul bluetooth fino ai chioschi interattivi”. “Inoltre – ribadisce Magliulo – il progresso ha migliorato la sicurezza dei Piani di Valutazione attraverso dispositivi di cattura dei movimenti ritenuti sospetti, ha ottimizzato i cicli di vita del trasporto e del reso grazie alla tecnologia Rfid (basata sulla propagazione di onde elettromagnetiche nell’ambiente circostante) e ha aumentato il processo di cooperazione avvicinando i punti di vendita alla sede con strumenti di collaboration”. E i vantaggi per l’utente? “L’innovazione ha facilitato e reso immediata l’esperienza di acquisto, agevolando i processi di pagamento e checkout, tra self scan e smart payement”, conclude Magliulo.
di Massimo Canorro
I Podcast hanno conquistato l'Italia, qui la lista dei migliori Podcaster Italiani in base al…
Le due startup italiane SWITCH e Wayla raccolgono fondi per rivoluzionare il trasporto urbano con…
Il report di NTT DATA esplora il divario tra innovazione AI e responsabilità, evidenziando l'importanza…
Microsoft ha presentato il Majorana 1, un chip quantistico topologico che punta a risolvere problemi…
L’intelligenza artificiale può simulare, comprendere e suscitare emozioni, creando un dialogo emotivo che richiede consapevolezza.…
Meta AI ha sviluppato una tecnologia per decodificare l'attività cerebrale in testo tramite reti neurali…
Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135
Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011