Il rivoluzionario sistema di trasporto ad alta velocità immaginato nel futuro di Elon Musk: cos’è l’Hyperloop, come funziona e le sue caratteristiche di mezzo sostenibile.
Viaggiare ad alta velocità in modo da migliorare in maniera significativa i collegamenti tra luoghi lontani, in totale sicurezza e sfruttando energie pulite e rinnovabili: questa è l’idea visionaria di Elon Musk, CEO di SpaceX e Tesla, che solo qualche anno fa ha presentato al mondo il suo white paper con la bozza del nuovo Hyperloop, così come lui stesso lo aveva immaginato.
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Al giorno d’oggi in molti si sono interessati al tema Hyperloop, un futuristico sistema di trasporto che ha l’ambizione di stravolgere il nostro concetto di distanza e di ridurre sensibilmente la durata degli spostamenti da una città all’altra.
L’Hyperloop è un mezzo di trasporto diverso da quanto conosciamo e abbiamo sperimentato sino ad oggi, ma volendo generalizzare, in un primo approccio per comprenderne l’essenza potremmo associarlo ad un mezzo di locomozione a metà strada tra un aeroplano ed un treno, ma di dimensioni più contenute.
Con il primo, potremmo assimilarne le fattezze estetiche: senza ali, l’Hyperloop è una capsula di metallo con una speciale forma aerodinamica, che al suo interno è in grado di ospitare passeggeri, con tanto di sedute confortevoli da sfruttare per il viaggio, oppure destinato al trasporto di merci stipate nei suoi locali opportunamente adibiti.
A rilanciare l’idea dell’Hyperloop fu Musk, nel 2013, rispolverando un concetto ferroviario degno di nota conosciuto già alla fine del ‘900: la ferrovia pneumatica, altrimenti conosciuta come ferrovia atmosferica.
Non è di Musk la paternità di una simile invenzione, dunque, ma il ripensamento delle tecniche e dei funzionamenti del sistema grazie al progresso tecnologico di cui disponiamo oggi, oltre a una grande visione fantascientifica del futuro, sono dovuti al CEO di Tesla.
A differenza dei tradizionali metodi di trasporto odierni, un Hyperloop si basa su sistemi diversi: si tratta di una capsula che, per mezzo di motori elettrici lineari e complessi meccanismi di espulsione dell’aria, è in grado di vincere l’attrito della stessa viaggiando all’interno di tunnel.
Questi ultimi, che rappresentano in qualche modo i binari lungo i quali si muovono le capsule, sono supportati da pilastri che affondano nel terreno isolando l’intera struttura e ammortizzandone il movimento in caso di terremoti.
Un Hyperloop si muove attraverso percorsi a tunnel prestabiliti, può viaggiare anche sott’acqua, ed è in grado di raggiungere elevate velocità in pochi secondi.
Lo speciale treno che può viaggiare a più di 1000 chilometri orari, sfrutta le più moderne tecnologie ingegneristiche per poter raggiungere queste velocità senza avere impatti negativi sull’ambiente.
Nello specifico, se in generale la capsula in movimento dovrebbe fare i conti con l’attrito dell’aria che ne rallenterebbe la marcia, grazie alla ricreazione del vuoto all’interno dei tubi che la ospitano – alla stregua di valvole termoioniche – e mediante un sistema di espulsione dell’aria risucchiata da una speciale ventola posta nella parte anteriore del mezzo, la stessa riesce a procedere a velocità elevate.
Il movimento, inoltre, viene agevolato in due modi:
La propulsione, dunque, avviene mediante motori elettromagnetici, un po’ come per le auto Tesla, e il sistema di espulsione dell’aria permette di ridurre la frizione esercitata dall’aria, spianando la strada al pod lanciato ad alta velocità all’interno dei tunnel.
Era il 2013 quando Elon Musk annunciava di voler rivoluzionare così i mezzi di trasporto con il suo sistema di Hyperloop, e da allora il progresso tecnologico in tale senso – oltre alla concorrenza spietata di società come Hyperloop One – sono aumentati a dismisura, tanto da arrivare alle prime fasi di test avanzati nel giro di soli 5 anni.
La tecnologia Hyperloop prevede diversi vantaggi, come:
I pod ad alta velocità del sistema Hyperloop si pongono come un sistema di trasporto su richiesta, che potranno partire ogni 10 secondi a seconda delle richieste dei pendolari: si stima che un Hyperloop sia in grado di collegare San Francisco a Los Angeles in meno di 30 minuti, così come dichiarato da Musk nel 2013, ovvero di coprire una distanza superiore a 600 chilometri in meno di mezz’ora – quando con un’automobile, e senza traffico, ci vogliono oggi quasi 6 ore.
Inoltre, a dispetto di quelle che sono le principali preoccupazioni dell’attenzione pubblica verso il fenomeno Hyperloop, il sistema è progettato non solo per resistere alle intemperie e a eventuali terremoti grazie a una struttura resistente e flessibile, ma i suoi tubi non possono essere ostruiti né attaccati poiché formati da uno spessissimo strato di acciaio difficile da inficiare.
Infine, essendo l’intero meccanismo dotato di pannelli solari che alimentano il movimento della capsula in mancanza di energia residua, e potendo contare su una ricarica continua grazie all’energia raccolta dal processo di decelerazione per la frenata del pod, si può dire che si tratterà di un sistema di trasporto sostenibile grazie a energie pulite e rinnovabili.
Ciò nonostante, la tecnologia Hyperloop è ancora in piena fase di sperimentazione, dal momento che prima di realizzare la capsula per il trasporto delle persone si dovranno affrontare e risolvere diverse questioni.
Innanzitutto, gli spostamenti tramite Hyperloop non potranno essere destinati a tutti: l’effetto claustrofobico dovuto alla mancanza di uscite d’emergenza potrebbe essere un forte deterrente per molte persone, oltre al fatto che per raggiungere certi standard di velocità la struttura potrebbe essere davvero rumorosa e provocare fastidi in fase di accelerazione e decelerazione.
Sebbene vi sia ancora molta strada da fare prima della messa a punto definitiva della tecnologia Hyperloop, i test procedono spediti in direzione dello sviluppo e del progresso, tanto da arrivare a fissare l’appuntamento al 2020: un Hyperloop a Dubai sarà in grado di offrire collegamenti veloci verso Abu Dhabi, coprendo una distanza di 139 chilometri (nel tratto più corto) in soli 12 minuti.
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