HPE Discover 2018 Las Vegas: cloud ibrido, memory-driven, intelligenza artificiale e 4 miliardi di investimenti in Intelligent Edge
di George Giurickovic
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All’alba della cosiddetta quarta rivoluzione industriale – particolarmente legata allo sviluppo globale di quattro macro-aree: la produzione manifatturiera, i trasporti, i servizi finanziari e la sanità – solo coloro che riusciranno ad adottare un nuovo approccio alla tecnologia e alla trasformazione digitale e che saranno in grado di gestire efficacemente e interpretare i dati potranno sussistere e prevalere. Lo ha affermato Antonio Neri, nuovo Ceo e Presidente di HPE, in occasione di HPE Discover 2018 a Las Vegas.
#CEOSELFIE Antonio Neri Ceo e Presidente di HPE con il giornalista di Digitalic George Giurickovic durante HPE Discover 2018
Le informazioni, i processi e il modo stesso di lavorarci e fruirne non è più vincolato a specifiche aree fisiche definite, a server in ambiente controllato in azienda, non vi accediamo da singole postazioni e limitati dispositivi; la generazione stessa dei dati è variegata, basti pensare all’IoT, ai sensori diffusi ovunque, a come utilizziamo il cloud pubblico e privato.
In estrema sintesi, si può sostenere di vivere e svolgere attività e affari in un mondo in cui i dati e il loro uso sono fluidi e diffusi, ma lo sviluppo tecnologico non è ancora del tutto adeguato a capirli, sfruttarne le potenzialità e garantirne sicurezza e privacy. Quando, dunque, si affrontano tematiche centrali come big data, edge, intelligenza artificiale, cloud e sicurezza in azienda, gli ingredienti chiave dell’innovazione in corso, il fine ultimo della trasformazione digitale – come sostenuto da Neri – è l’accelerare il time to value. Per fare ciò bisogna trasformare non solo la tecnologia, ma anche le persone. È evidente che per procedere spediti su tale strada, senza perdere le redini, c’è bisogno di strutture, solidità ed esperienza di cui solo alcuni protagonisti dispongono e Hewlett Packard Enterprise è la primaria candidata in tal senso.
Lo dimostra l’annuncio, accolto con entusiasmo, del previsto investimento di 4 miliardi di dollari in quattro anni solo per quanto riguarda l’Intelligent Edge, fermi restando gli sforzi negli altri campi, dalle applicazioni pratiche più immediate. Come la semplice e scalabile gestione in modalità a consumo del cloud ibrido con GreenLake Hybrid Cloud, i cui vantaggi sono ben stati descritti da Ana Pinczuk, SVP e GM di HPE Pointnext, passando dal Software Defined Branch di HPE Aruba, la blockchain in azienda, fino alla ricerca sui computer quantistici portata avanti da HPE Labs.
Ana Pinczuk, SVP e GM di HPE Pointnext all’ HPE Discover 2018 di Las Vegas
L’ingente investimento previsto per lo sviluppo del settore dell’Intelligent Edge, nell’ottica di implementare potenti capacità di gestione e analisi dove i dati vengono generati, prevede una serie di interessanti prospettive, in diverse fasi di sviluppo, fra cui la già siglata cooperazione con Microsoft, SAP, Spark, Citrix e altre rilevanti aziende, al fine di permettere a versioni complete di programmi di girare direttamente nell’edge. Questo investimento strategico sarà focalizzato nell’aiutare i clienti a trasformare tutti i loro dati – dall’edge al cloud – in intelligence capace di promuovere interazioni trasparenti tra persone e cose, creare user experience personalizzate e sfruttare l’AI e il machine learning per adattarsi continuamente ai cambiamenti in tempo reale. “HPE è all’avanguardia nello sviluppo delle tecnologie e dei servizi per l’Intelligent Edge e con questo investimento accelererà la propria capacità di guidare la categoria in crescita in futuro” ha dichiarato Antonio Neri.
Antonio Neri, capo di Hewlett Packard Enterprise all’HPE Discover 2018
Durante l’evento in Nevada Tom Bradicich, VP e GM, Servers, Converged Edge e Sistemi IoT, ha annunciato la disponibilità di storage fino 48TB per i sistemi HP Edgeline Converged e lo sviluppo di AI specifica per tale “terzo luogo”, che si va ad aggiungere ai tradizionali data center e al cloud.
Fra i diversi annunci, da sottolineare è anche l’attenzione rivolta al Memory-Driven Computing, finalizzato ad accrescere enormemente la potenza di calcolo, rivoluzionando il tradizionale concetto di storage e abilitando le analisi in tempo reale.
Larry Lunetta, Vice President of Security Marketing di Hewlett Packard Enterprise, ha approfondito all’ HPE Discover 2018 l’aspetto della sicurezza, illustrandoci come Aruba Clearpass sia efficacemente in grado di controllare, attraverso policy, gli accessi e le modalità d’uso e Introspect, ex Niara, tramite l’AI, utilizzi l’analisi comportamentale per identificare eventuali intrusioni e minacce, aspetto particolarmente rilevante in Europa, pensando alla recente entrata in vigore del Gdpr.
Un altro momento di Antonio Neri, Ceo di Hewlett Packard Enterprise all’ HPE Discover 2018
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