Hikari, la fidanzata virtuale che arriva dal Giappone

Le aziende giapponesi Line e Gatebox hanno rivelato Hikari la loro speciale assistente vocale che hai i tratti di un personaggio dei fumetti, non solo un’assistente vocale, ma quasi una fidanzata virtuale che “vive” in una specie di bottiglia, un po’ come la Samantha di “Vita da strega”.

Alexa, Siri e Cortana sono diventati ormai dei personaggi noti in tutto il mondo: le voci di questi assistenti vocali sono riconoscibili per molti utenti come se si trattasse di quelle di amici o parenti. Ora la tecnologia ha fatto un ulteriore passo avanti, aggiungendo a queste voci virtuali anche un aspetto umano, anzi da Anime. È il caso di Hikari creata daGatebox e Line, un’assistente vocale speciale di cui è stato rivelato il primo prototipo funzionante di recente.

Hikari, l’assistente vocale ispirato agli anime

Già l’anno scorso il progetto dell’aziende giapponese Gatebox di lanciare un assistente virtuale dalle fattezze umane aveva fatto il giro del mondo. L’immagine prescelta per il lancio è quella di una classica protagonista degli anime, i cartoni giapponesi famosi in tutto il globo. In particolare il personaggio, chiamato Hikari, è una giovane ragazza pensata per attirare gli utenti maschili interessati a questo tipo di aspetto provocante. A differenza di Alexa Echo e simili, Hikari, il prodotto di Gatebox, è dotato di uno schermo verticale che permette di far vedere immagini e filmati: è qui infatti che l’assistente in stile anime prende forma come se fosse un ologramma. Quello che potrebbe sembrare solo una trovata di marketing è in realtà un progetto innovativo e moderno, creato grazie agli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale e pensato per le generazioni future.

La fidanza virtuale giapponese

È stata la multinazionale giapponese delle comunicazioni Line a interessarsi al progetto e a fornire agli sviluppatori di Gatebox la tecnologia necessaria per rendere questo assistente virtuale unico nel suo genere.

Line ha messo a disposizione Clova A.I., il suo sistema avanzato di intelligenza artificiale. Il programma non differisce molto da Alexa: l’assistente vocale è in grado di rispondere a varie domande generiche e può lanciare le applicazioni di diversi programmi.

La particolarità è data dalle fattezze del personaggio che “abita” nell’apparecchio e che è in grado di reagire in maniera diversa e con più o meno sorpresa alle richieste delle utente. Questo rende le conversazioni con l’assistente meno formali, creando un rapporto amichevole fra l’interlocutore umano e quello robotico.

“La nuova versione di Gatebox non solo consentirà agli utenti di accedere alle competenze di base di Clova come il controllo del tempo e delle notizie, ma anche di combinare le tecnologie di conversazione per far sembrare Hikari il più vicino possibile a una persona reale – ha spiegato Line in un comunicato stampa per lanciare il prodotto – sarà proprio come avere una conversazione reale con un attore vero”. È facile immaginare che Gatebox sia stato pensato per chi vive da solo e l’idea si unisce alla volontà di Line di rendere amichevoli personaggi dotati di intelligenza artificiale. Oltre alla sua utilità come compagnia, la prospettiva di un amico interattivo è sicuramente molto allettante per i tanti appassionati di tecnologia e sci-fi in tutto il mondo.

Hikari, quanto costa la fidanzata virtuale

In Giappone Gatebox uscirà entro la fine dell’anno e avrà un prezzo di 150.000 yen, circa 1.200 euro. Al momento l’assistente vocale Hikari parla solo giapponese, quindi è improbabile che si possa vedere presto nel mercato occidentale. Però l’interesse per la notizia e la possibilità di dare un volto agli assistenti vocali sarà sicuramente presa ad esempio in tempi brevi e non è da escludere che in futuro l’amico immaginario che tutti hanno avuto diventi un compagno virtuale incorporato nel proprio smartphone, unico per ogni utente che lo vuole.


Hikari, la fidanzata virtuale che arriva dal Giappone - Ultima modifica: 2019-07-22T07:20:47+00:00 da Andrea Indiano

Giornalista con la passione per il cinema e le innovazioni, attento alle tematiche ambientali, ha vissuto per anni a Los Angeles da dove ha collaborato con diverse testate italiane. Ha studiato a Venezia e in Giappone, autore dei libri "Hollywood Noir" e "Settology".

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