La fibra ottica in Italia sta crescendo rapidamente. Soprattutto nella creazione di infrastrutture FTTH/B, ma il numero degli utenti abbonati rimane fermo al palo. Questo è quanto emerge dal report 2020 Market Panorama di iDate presentato dall’FTTH Council Europe.
La fotografia scattata si riferisce a settembre 2019, momento in cui sono risultate 1,9 milioni di abitazioni in più cablate in un anno. L’Italia si posiziona, di fatto, dietro alla Francia (3,5 milioni), ma davanti alla Spagna (1,5 milioni). Nei 39 Paesi europei, vi sono 172 milioni di case cablate con 19 paesi che contano oltre 2 milioni di abitazioni ultraboardband e un numero di abbonati alla fibra che aumenta del 15%, raggiungendo quota 70,4 milioni.
Un altro dato da prendere come riferimento è quello relativo alle sottoscrizioni. In Francia, ad esempio, vi sono stati 1.923.000 nuovi abbonamenti FTTH/B, mentre in Spagna il dato è relativo a 1.650.820 nuovi abbonati. Anche altri Paesi hanno registrato tassi di crescita elevati, tra cui l’Italia con un +45%. Tuttavia, quest’ultimo non permette di posizionare il nostro Paese nella parte alta della classifica.
Questa espansione della fibra ottica in Italia e a livello europeo è principalmente da ricondurre verso i fornitori di servizi Internet “alternativi”. Non solo, seppur l’Italia sia partita in ritardo rispetto ad altri nazioni, la fibra ottica sta mano a mano raggiungendo moltissime persone con il fine di ridurre l’ormai annoso problema del Digital Divide.
Secondo il presidente di Open Fiber Franco Bassanini: “Il nostro Paese è partito in ritardo rispetto ad altri nella realizzazione e nell’utilizzo di questo tipo di infrastruttura, soprattutto a causa della prolungata assenza di investimenti sulle reti di accesso fisso. L’ingresso di nuovi operatori come Open Fiber ha cambiato la situazione e i risultati si iniziano a vedere”.
Anche a detta di Agcom si è assistito a un’evoluzione della rete Internet. Se nel dicembre del 2015 quasi il 90% degli accessi Internet tramite reti fisse erano in rame, dopo quattro anni siamo progressivamente scesi 47,2%, con una flessione di 8,92 milioni di linee.
In contemporanea, gli accessi tramite FTTC, FTTH e FWA sono cresciuti portando così ad avere una maggior velocità di accesso Internet con linee oltre i 30 Mb/s che rappresentano il 55% delle linee broadband e ultrabroadband.
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