Fattura elettronica: cos’è, come funziona e a chi è rivolta. Qui trovi una spiegazione esaustiva sul sistema digitale di produzione, trasmissione e conservazione delle fatture.
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Che cos’è la fattura elettronica? Si tratta di un sistema digitale di produzione, trasmissione e archiviazione delle fatture che consente di abbandonare, in modo definitivo, sia il supporto cartaceo sia il relativo costo di stampa, spedizione e conservazione. Il nuovo formato digitale delle fatture elettroniche è denominato XML (Extensible Markup Language), un linguaggio marcatore che permette la definizione e il controllo del significato degli elementi contenuti all’interno di un documento di testo. In questo modo si verificano tutte le informazioni ai fini dei controlli che sono previsti a norma di legge.
La fatturazione elettronica interessa attori differenti: il fornitore, il Sistema di Interscambio (SdI) e la PA destinataria della fattura. Soggetta all’obbligo di fatturazione elettronica, la Pubblica Amministrazione deve comunicare al proprio fornitore un codice univoco (codice ufficio per la fatturazione elettronica) costituito da lettere e numeri. Tale codice deve essere riportato all’interno della fattura elettronica, congiuntamente a Partita IVA, indirizzo, data relativa al documento e tutti gli altri dati fondamentali ai fini fiscali. Dopo essere stata compilata in ogni suo campo, la fattura deve essere firmata digitalmente dal soggetto che la emette (ciò garantisce la Pubblica Amministrazione in merito all’origine di emissione della fattura elettronica).
Un esempio del software DANEA
La fatturazione elettronica delle Camere di Commercio assicura la gestione a norma di legge dell’intero iter: dalla compilazione all’invio alla custodia dei documenti contabili. Semplice da utilizzate, il servizio messo a disposizione non prevede l’installazione di software ed è accessibile, in completa sicurezza, mediante il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) oppure la Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Dedicato tanto alle piccole quanto alle medie imprese, il servizio gratuito di fatturazione elettronica delle Camere di Commercio si è arricchito di una rilevante novità: la gestione della fatture anche nei confronti di privati e imprese (dunque non più esclusivamente verso la Pubblica Amministrazione).
La fattura elettronica tra privati, nel dettaglio, segue lo stesso percorso già utilizzato per la FatturaPA, ovvero la fatturazione elettronica della Pubblica Amministrazione già impiegata da tempo. Che cosa cambia? Soltanto il modello del file da compilare per l’emissione della fattura elettronica (ma per l’utente finale la procedura rimane pressoché invariata).
La gestione elettronica delle fatture verso i privati non è ancora obbligatoria, ma lo diventerà per tutte le imprese a partire da gennaio 2019. Entro l’aprile 2019, invece, le fatture elettroniche potranno essere regolarmente usate nell’ambito dei rapporti commerciali con tutte le PA centrali dei paesi dell’Unione Europea.
La Legge di Bilancio 2018 ha fissato l’obbligatorietà della fatturazione elettronica per tutti i soggetti IVA, compresi quelli che applicano il regime dei minimi oppure il forfetario. A partire dal 1 luglio 2018, è scattato l’obbligo per i subappaltatori della Pubblica Amministrazione e gli operatori della filiera dei carburanti; dal primo gennaio 2019, invece, l’obbligo riguarderà anche tutte le operazioni economiche tra aziende mediante Sistema di Interscambio (SdI), il medesimo usato, già dal 2014, per le fatture elettroniche verso la PA.
DocFly Fatturazione PA: è il nome della Fattura elettronica Aruba. Si tratta del nuovo servizio del Gruppo Aruba per permettere di gestire ogni fase della fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione. DocFly Fatturazione PA – il cui costo è di 25 euro l’anno, per l’invio e la conservazione anche oltre 100.00 fatture grazie ad 1 GB di spazio disponibile – può contare su un’interfaccia web semplice e intuitiva.
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