SpaceX ha fatto atterrare con successo il suo Falcon 9, segnando, al contempo, il 62° volo del veicolo. Si è trattato anche del dodicesimo atterraggio a terra per la compagnia e il primo sulla costa della California.
Questa volta SpaceX è riuscita a far atterrare il razzo su una piattaforma di atterraggio in cemento vicino al sito di lancio e non su una nave drone nell’oceano. È stata la prima volta in cui l’azienda ha effettuato con successo un atterraggio a terra sulla costa occidentale degli Stati Uniti.
Fino ad ora, tutti gli atterraggi su terra di SpaceX si sono verificati a Cape Canaveral, in Florida, il sito di lancio più affollato della compagnia. SpaceX ha due landing pad lì, ed è riuscita a far atterrare 11 razzi Falcon 9 su di essi.
SpaceX ha voluto tentare di atterrare su terra anche presso il suo altro sito di lancio nella Base Aerea di Vandenberg in California. La compagnia ha affittato un sito nel 2015, un ex sito di lancio per i razzi Titan, al fine di creare una piattaforma di atterraggio in cemento. Tuttavia, SpaceX non ha ancora ricevuto l’autorizzazione per utilizzare il pad ed è fino ad ora solo stata in grado di far atterrare i suoi razzi in corrispondenza della West Coast su navi droni nell’Oceano Pacifico. Ma durante l’estate, l’azienda ha richiesto una licenza per atterrare al pad Vandenberg e l’atterraggio è stato un successo, che probabilmente segnerà un utilizzo più intensivo della base californiana.
A Vandenberg la curiosità per l’evento è stata ovviamente molta e i residenti nelle vicinanze hanno aspettato di sentire un trio di boom sonici ad annunciare l’atterraggio. Questi grandi colpi di tuono si sentono quando il Falcon 9 ritorna sulla Terra, muovendosi più velocemente della velocità del suono: quando si viaggia a tali velocità, infatti, parti del razzo creano onde d’urto che le persone possono sentire. A Cape Canaveral è un fenomeno ormai comune a cui le persone sono abituate, poiché tutte le navicelle spaziali della NASA che sono atterrate in loco hanno creato il fenomeno acustico, ma a Vandenberg, per la non abitudine a tali rumori, a volte simili a quelli di un’esplosione, è stato emesso un avvertimento agli abitanti californiani della zona per prepararli all’atterraggio.
La missione per cui è stato utilizzato il razzo poi atterrato in California, ha mandato in orbita un satellite da 1.500 chili, chiamato SAOCOM 1A per l’agenzia spaziale argentina. Il satellite è uno di una coppia identica destinata a stabilirsi in orbita a 385 miglia dalla Terra. I due satelliti sono dotati di radar per aiutare le risposte alle emergenze relative a eventuali disastri naturali, oltre a raccogliere informazioni sulla quantità di umidità nel suolo per l’industria agricola. L’altra sonda, il SAOCOM 1B, è prevista venga lanciato con un Falcon 9 nel 2019.
Il razzo utilizzato per questo volo è stato già lanciato da Vandenberg una volta in precedenza. Il 25 luglio, giorno in cui il veicolo ha inviato 10 satelliti per l’azienda di telecomunicazioni Iridium ed è atterrato, poi, su una nave drone nel Pacifico.
Il recente lancio ha segnato il 17° lancio di SpaceX per il 2018, posizionando l’azienda in prossimità del suo record di 18 lanci l’anno scorso. SpaceX mira a raggiungere 24 lanci nel 2018, tuttavia sembra improbabile che l’obiettivo sarà raggiunto.
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