Facebook ha appena varato una nuova architettura della rete di data center di Facebook si chiama “data center fabric”. L’ingegnere Najam Ahmad, responsabile del network, ha spiegato il perché degli sforzi fatti da Facebook. Sono riflessioni importanti per tutti coloro che hanno un datacenter o che ne gestiscono uno
Massimizzare lo spazio dei data center
Passare da un gruppo di server a un approccio core-and-pod che permette di avere maggior larghezza di banda tra le macchine. “I gruppi di server hanno funzionato bene per un periodo”, ha spiegato Ahmad, “ma avevano limiti di dimensioni. Fabric è studiato per poter schierare tutte le unità (i pod) che si desiderano”. Ogni pod è un’unità di calcolo, senza gruppi di server legati a esso; è possibile aggiungere pod finché non si finisce lo spazio “fisico” nel data center o l’energia. Il consumo di energia è altrettanto importante dello spazio: “Misuriamo la capacità di un data center in termini di megawatt” ha spiegato Ahmad.
Trascinare la rete dei vendor
Anche se Facebook ha già deciso come funzioneranno e saranno gestiti i data center (tramite un approccio SDN – Software-defined Network – contro l’approccio tradizionale basato sull’hardware), Ahmad ha affermato che stanno parlando con i vendor e ci sarà sempre spazio per prodotti che si possano combinare con questa visione moderna e modulare. “Non vogliamo costruire network tradizionali, vogliamo seguire la filosofia SDN e i vendor saranno parte del sistema. Fabric permette di utilizzare differenti soluzioni, di differenti fornitori. Non esclude nessuno”.
Network, infrastruttura e applicazioni migliori
Oltre a consentire una migliore gestione degli spazi, Ahmad ha spiegato che questo progetto faciliterà la realizzazione di migliori applicazioni: “applicazioni e sviluppatori sono il target di questo nuovo design. Oggi alcune applicazioni trovavano alcuni limiti nel network. Vogliamo rimuovere queste costrizioni, migliorare le performance delle singole unità, delle macchine e portare gli sviluppatori ad aprire nuovi scenari” conclude Ahmad.
Cecilia Cantadore
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