DJI Mavic Air caratteristiche e prezzo da competizione per il nuovo drone ripiegabile e tascabile che si controlla con i gesti e ha un’autonomia di 21 minuti. Il prezzo del DJI Mavic Air è di 849 € a metà tra Mavic Pro e lo Spark.
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DJI sostiene di essere “tornata al tavolo da disegno” per realizzare il Mavic Air, drone portatile che si ripiega in modo da stare in tasca. Il nuovo drone è In effetti così portatile che il direttore dell’azienda per l’America del Nord è riuscito a infilarsi in tasca del gilet, durante la presentazione, due dei droni “smartphone-size”. Il dispositivo è circa la metà del modello Pro in dimensioni e pesa circa il 41% in meno del suo predecessore.
Sul drone Mavic Air c’è una telecamera 4K integrata, montata sulla cima di una sospensione cardanica a tre assi. Le foto vengono scattate con una fotocamera da 12 megapixel, in grado di scattare in condizioni di scarsa illuminazione. Anche qui è disponibile l’HDR, che offre scatti migliori in aree come paesaggi con luce irregolare. La società ha aggiunto diversi miglioramenti al software fotografico, inclusa la possibilità di ricucire insieme scatti da 32 megapixel.
La gimbal come il drone nel suo complesso, è stato progettato ex-novo. Nel dispositivo sono disponibili 8 GB di memoria interna, quindi è possibile salvare foto e video senza aggiungere necessariamente una scheda microSD.
Il Mavic Air è anche il primo drone rilasciato a seguito della silenziosa uscita di GoPro dal mercato dei droni. Il drone Karma prodotto dalla GoPro era il concorrente più diretto di Mavic Pro, ma presentava diversi problemi, fra cui la tendenza a perdere potenza e cadere a terra.
Il Mavic Air dispone dell’Active Track, una caratteristica che mancava al Karma, che permette al drone di seguire i suoi soggetti mentre si muovono, rendendo possibile scattare action video senza l’aiuto di altre persone. Le nuove funzioni Asteroid e Boomerang, invece, eseguono scatti in stile panoramico con la semplice pressione di un pulsante.
Il Mavic Pro ha avuto un inizio un po’ difficoltoso, con il lancio che è stato costellato da ritardi nelle previsioni di spedizione, ma, alla fine, tuttavia, il prodotto si è dimostrato un successo enorme nel mercato dei droni, portando infine all’annuncio del modello delle dimensioni di un palmo della mano nel maggio dell’anno scorso. Quel dispositivo lanciato l’anno scorso è stato anche il primo di DJI a introdurre i controlli basati sui gesti, posizionando questo specifico drone sul mercato, come una sorta di drone da selfie.
Il sistema di controllo gestuale di Spark è stato aggiornato in questo caso con il sistema Smart Capture così per pilotare il Mavic Air basta puntare un palmo verso l’alto e drone si solleverà da terra, inclinando la mano lo si controllerà mentre è in volo. In una rapida demo durante l’evento di presentazione, il sistema è apparso essere più sofisticato rispetto al suo predecessore.
Quando si vuole terminare una sessione di volo, basta unire le mani per riportarlo a casa e puntare verso il basso per farlo atterrare. La funzionalità è attiva fino alla distanza di circa 5 metri e mezzo. Usando uno smartphone per controllare il sistema, invece, si salta a una distanza di funzionamento di circa 80 metri e aggiungendo il telecomando si può, invece, arrivare a un impressionante distanza di circa 4 km. Il drone, inoltre, in modalità “Sport”, è in grado di raggiungere la velocità di circa 68km. all’ora.
Il drone è in grado di volare per un massimo di 21 minuti con una carica. Nel dispositivo c’è una porta USB-C per ricaricarlo, un passo avanti rispetto alla microUSB dei suoi predecessori. Ci sono anche un sacco di nuove funzioni di sicurezza e di monitoraggio incorporate nel corpo molto più piccolo del drone.
Il rilevamento della posizione è stato migliorato grazie a sette telecamere di bordo in grado di tracciare a tre direzioni. Un nuovo sistema di ventilazione a bordo, inoltre, spinge l’aria attraverso il corpo del drone mentre vola.
Nel DJI Mavic Air è stata, inoltre, migliorata la capacità di evitare gli ostacoli, rispetto ai suoi predecessori (cosa ancora non del tutto funzionale nella versione Pro). Il nuovo drone, secondo l’azienda, è in grado di operare a velocità del vento di fino a 35 km. all’ora.
Il Mavic Air parte, negli Stati Uniti, da $799, in posizione intermedia, quindi, fra i $399 di Spark e $999 di Pro. C’è anche un pacchetto combo da $999 che include due batterie ed eliche aggiuntive, un hub di ricarica e una borsa da viaggio. Il nuovo drone è in fase di pre-ordine a partire da ieri sul sito di DJI. Le spedizioni inizieranno la prossima settimana, il 28 gennaio. Il drone è disponibile in bianco, nero e rosso.
in Italia il prezzo del DJI Mavic Air è di 849 € o, nella versione speciale Fly More Combo con diversi accessori tra cui 3 batterie di ricambio, il prezzo è di di 1.049 €. Se si sceglie l’opzione più completa, ovvero, la Dji Mavic Air Fly More combo più i Dji Goggles (il visore di realtà virtuale) si arriva a 1.448 €
DJI ha definito il Mavic Pro “il drone più venduto di tutti i tempi” e, data la posizione dominante dell’azienda sul mercato, sembra che ci siano poche ragioni per dubitare delle affermazioni.
Pro e Spark rappresentavano, ciascuno, un passo importante verso il raggiungimento dell’obiettivo della vasta diffusione consumer di droni, per via delle dimensioni, dell’usabilità e dei prezzi. Il prodotto si basa su molti progressi chiave realizzati dai suoi predecessori, riducendo, al contempo, l’ingombro al minimo.
849 € è un buon prezzo per fotografi professionisti e anche dilettanti che cercano di migliorare le proprie realizzazioni con un altro strumento chiave.
C’è però da considerare che 849 € sono ancora un prezzo alto per il mercato consumer, nonostante si tratti di un oggetto molto bello e funzionale.
Questo è un video filmato con Mavic Air:
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