Cyber Security

Fortinet SMB Summit: la cybersecurity per accrescere la competitività

Il Fortinet SMB Summit è un appuntamento che chiama a raccolta il canale IT e quest’anno è raddoppiato con due date a Roma e a Torino. Sono anche raddoppiati i partecipanti, a dimostrazione del grande radicamento nel territorio e nel mondo del canale.
L’evento è il momento in cui vengono definite le strategie per il mondo delle PMI e illustrati gli strumenti per i rivenditori messi a disposizione da Fortinet per affrontare al meglio la sfida di portare nelle aziende italiane il meglio della tecnologia di sicurezza.
“L’attenzione alle piccole e medie imprese – ha detto Cesare Radaelli, Senior Director Channel Account di Fortinet – è una scelta strategica. Perché è proprio in questo segmento che batte il cuore dell’economia italiana. Ed è qui che si gioca una partita cruciale: portare innovazione, protezione e competitività a chi spesso ha meno risorse, ma lo stesso livello di esposizione alle minacce digitali delle grandi aziende.”Radaelli ha condiviso numeri che parlano da soli: oltre 800.000 clienti nel mondo, oltre 1.300 brevetti registrati, e un modello di vendita esclusivamente indiretto basato sulla forza del canale. Una struttura che punta tutto sulla relazione, sul radicamento territoriale e sulla fiducia reciproca.

Cesare Radaelli, Senior Director Channel Account di Fortinet

Giorgio D’Armento e Giovanni Berardi (i Channel Sales Manager di Fortinet) hanno illustrato i trend della cybersecurity, sottolineando quanto oggi la sicurezza sia diventata una priorità chiaramente percepita dalle aziende: “Quasi il 40% delle PMI italiane ritiene di avere un livello di rischio reale (Rapporto Clusit 2025) e se consideriamo che il 51% ha già subito un attacco (QBE Insurance Report 2024), capiamo quanto la minaccia sia ormai quotidiana.” I dati del Clusit e dei FortiGuard Labs lo confermano: il ransomware resta la via principale degli attacchi, con un impatto economico devastante – si parla di milioni di euro persi anche solo per poche ore di fermo operativo.

Giorgio D’Armento, Sales Manager di Fortinet

Il rapporto Clusit dipinge un quadro che non lascia spazio all’ottimismo ingenuo: quasi 70 miliardi di minacce attive solo in Italia, con oltre 21 milioni di malware. Un dato che non solo impressiona, ma che ci ricorda quanto anche il nostro Paese sia nel mirino di attacchi sempre più frequenti e sofisticati.
Se osserviamo chi viene colpito, i numeri di Clusit parlano chiaro, ha detto Giorgio D’Armento: “il settore dei media guida la classifica con il 17,6% degli attacchi (per alcuni casi specifici legati ai grandi fenomeni della geopolitica); seguito da manufacturing al 15,7%, che rimane il settore più colpito dai cybercriminali che vogliono monetizzare i loro crimini, poi governo (10,4%) e trasporti (7,3%)”.

Insomma, nessuno può davvero dirsi al sicuro. Il punto? Non basta aumentare il budget IT. Serve una visione, una strategia.
L’intelligenza artificiale può essere un potente alleato, e Fortinet la integra in molte sue soluzioni, ma da sola non basta. La vera difesa parte dalla consapevolezza e dalla cultura del rischio.
Le PMI, in particolare, non possono più permettersi di considerare la cybersecurity un optional: è una scelta di sopravvivenza, ma anche di innovazione.
Giovanni Berardi ha ricordato che “non parliamo più di singoli prodotti, ma di soluzioni integrate.” Ha sottolineato come Fortinet da oltre 20 anni sia una forza trainante nell’evoluzione della cybersecurity e della sua convergenza con il networking. La nostra innovazione si è basata sui principi fondamentali della convergenza tra networking e sicurezza e sul consolidamento di prodotti puntuali in una piattaforma integrata.. Il punto chiave? “Essere credibili, investire costantemente in R&D e soprattutto stare sul campo con i partner. È questa la nostra forza.”
In un mondo in cui la cybersecurity cresce del 15% l’anno e l’IT tradizionale dell’1,5% (Osservatori del Politecnico di Milano) , la direzione è chiara: proteggere per progredire, collaborare per crescere, integrare per competere.
Il summit è stato anche l’occasione per ricordare le opportunità concrete offerte ai partner: dai vantaggi offerti dal programma di canale, ai percorsi formativi personalizzati. Perché Fortinet non è solo un vendor, ma un ecosistema pensato per far crescere chi lavora sul territorio.
Un punto chiave emerso con forza è il ruolo dell’intelligenza artificiale.Con la crescita e l’evoluzione delle minacce informatiche, cresce anche la necessità di soluzioni innovative e di informazioni affidabili sulle minacce. Utilizzando milioni di sensori di rete globali, FortiGuard Labs monitora la superficie di attacco a livello mondiale e impiega l’intelligenza artificiale (AI) per estrarre i dati alla ricerca di nuove minacce, assicurandovi di essere preparati a ciò che sta per accadere. I FortiGuard Labs analizzano con strumenti di intelligenza artificiale e in tempo reale i dati raccolti a livello globale. Questo permette di identificare con precisione le minacce più diffuse — come i ransomware — e di reagire in maniera predittiva. La differenza, oggi, la fa la velocità e la capacità di orchestrare le difese in modo coordinato, e l’AI svolge un ruolo essenziale nell’offerta Fortinet.

Giovanni Berardi, Channel Sales Manager di Fortinet

Sicurezza OT

Un altro tema forte è stato quello della sicurezza OT: con la digitalizzazione, il mondo OT – un tempo isolato – è oggi esposto ai rischi del cybercrime. Sistemi industriali e infrastrutture critiche, ora connessi, richiedono nuove strategie di protezione.
La sfida non è solo tecnica, ma culturale: il settore OT deve adottare la mentalità e le pratiche della cybersecurity IT. Fortinet propone un approccio che parte dall’assessment delle esigenze del cliente, per costruire un percorso su misura. La protezione degli ambienti OT non è un ostacolo, ma un fattore abilitante per la continuità e l’innovazione.
È qui che entrano in gioco soluzioni come il SOC-as-a-Service: un modello pensato per i Managed Service Provider (MSP), che consente di offrire sicurezza continua ai clienti finali, anche partendo da infrastrutture esistenti.
Il tutto ruota attorno alla Fortint Security Fabric, l’architettura unificata di Fortinet: con un portafoglio di oltre 50 prodotti, capaci di coprire tutte le esigenze del cliente — dalla protezione di rete alla gestione degli accessi remoti, dal monitoraggio fino all’automazione della risposta. E il bello è che tutto parte da un’unica piattaforma operativa, che si adatta al contesto, alla dimensione e agli obiettivi dell’impresa.

Oltre la tecnologia: alleanze di fiducia

Il Fortinet SMB Summit è stato anche l’occasione per presentare i servizi offerti ai rivenditori attraverso i distributori ufficiali. Franco Marro, Distribution Sales Account Manager di Fortinet, ha spiegato i dettagli del programma di canale Engage di Fortinet, mentre i distributori — Paolo Ruffino, Vendor Manager di Exclusive Network; Riccardo Vanni, Sales Specialist BU Fortinet di Computer Gross; e Pietro Roselli, Team Leader BU Fortinet di ALLNET.ITALIA — hanno illustrato il partner portal e i servizi a disposizione dei partner.
Per Fortinet i partner sono la risorsa strategica più preziosa per le aziende italiane. La mancanza di competenze è una realtà, ma proprio per questo il partner ha oggi un ruolo chiave: essere il trusted advisor, colui che accompagna il cliente non solo nella scelta della tecnologia, ma nel disegno di un percorso.
La sfida è aperta. E si gioca, ogni giorno, nei territori, nei distretti industriali, nei capannoni e negli uffici dove l’Italia produce, innova e resiste. Insieme, è possibile trasformare la cybersecurity da costo a investimento.

Fortinet SMB Summit 2025 (Roma)

Fortinet SMB Summit 2025 (Torino)

 

Digitalic per Fortinet


Fortinet SMB Summit: la cybersecurity per accrescere la competitività - Ultima modifica: 2025-04-12T08:00:53+00:00 da Francesco

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