Chiuso il DarkMarket grazie ad un’operazione di polizia internazionale coordinata da Europol. Considerato il più grande mercato del dark web sviluppava un giro di affari di quasi 140 milioni di euro (principalmente transati tramite Bitcoin e Monero) scambiati con oltre 320 mila transazioni ad opera dei quasi 500 mila utenti e 2400 venditori che operavano sulla piattaforma. Oggetto degli scambi principalmente droghe e denaro contraffatto, ma anche carte di credito, SIM anonime e malware.
Il portale è stato chiuso e le autorità hanno spento i server e sequestrato l’infrastruttura criminali: più di 20 server in Moldavia e Ucrania. “Un impegno condiviso fra la comunità delle forze dell’ordine di tutto il mondo e un approccio coordinato dalle agenzie di sicurezza hanno dimostrato ancora una volta la sua efficaci” ha scritto l’Europol.
Come parte dell’operazione, il Central Criminal Investigation Department di Oldenburg, in Germania, ha arrestato un il presunto titolare di DarkMarket, un cittadino australiano 34enne. Questo mercato illecito è stato scovato nel contesto di un’operazione più ampia riguardante la società di web hosting Cyberbunker, che si trova all’interno di un ex bunker della NATO nella Germania sudorientale. Dallo scorso ottobre sono sospettati tre olandesi, tre tedeschi e un cittadino bulgaro per aver fornito l’infrastruttura online ad attività online illecite: sono stati arrestati a settembre 2019.
L’occhio delle forze dell’ordine su questo genere di attività illecite si è fatto più attento negli ultimi anni, facendo dimenticare il periodo in cui una piattaforma come Silk Road è riuscita ad operare indisturbata a lungo. Anche altre realtà del dark web come Wall Street Market ed Empire Market sono state messe facilmente fuori gioco nel passato recente.
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