Si torna a parlare del cashback di Stato. E per un importante motivo. I dodici articoli dello schema di regolamento del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze ) sul sistema ha incassato il via libera da parte del Garante della Privacy, passo decisivo per avviare il primo mese di sperimentazione (dicembre) del rimborso sugli acquisti effettuati con moneta elettronica. Dal provvedimento del Garante emerge, regolamento alla mano, che “i consumatori potranno scegliere di aderire al Programma cashback tramite l’App IO o attraverso banche o società che emettono carte di pagamento”.
Si tratta di uno strumento di stimolo per i pagamenti senza contante, una restituzione di capitale a cadenza trimestrale che porterà nelle tasche dei consumatori fino a 150 euro a trimestre. La promessa in sostanza è quella di restituire il 10% delle spese effettuate con strumento cashless, purché sia effettuato un numero di pagamenti minimo nel periodo in esame. La fase sperimentale di dicembre prevede almeno 10 differenti pagamenti, mentre a regime è ipotizzata una soglia minima di 10 pagamenti. Si tratta dunque di uno strumento ulteriore rispetto alla Lotteria degli Scontrini, ma con medesima finalità. Incoraggiare l’uso di strumenti di pagamento tracciabili diminuendo l’uso di contante. Un arma in più per non sfuggire al Fisco in pratica.
Per poter accedere al cashback occorre anzitutto registrare sull’app IO la carta di credito o il sistema che si andrà ad utilizzare. Ogni volta che la carta di pagamento registrata sarà utilizzata dal consumatore per l’acquisto in negozio, i dati necessari (ad esempio, data e importo dell’acquisto) saranno trasmessi dalla società che gestisce la transazione (acquirer) al Sistema cashback di Stato. Al termine di ogni semestre, sarà calcolato il rimborso spettante a ciascun consumatore aderente al programma sulla base degli importi dei pagamenti effettuati.
Sono inoltre previsti rimborsi speciali, sulla base di una graduatoria, per chi avrà eseguito il maggior numero di transazioni. Si tratta del super cashback previsto per i 100 mila maggiori utilizzatori della carta con un premio da 3 mila euro. Con l’apertura dei dati alle piattaforme, è possibile immaginare forme di engagement dei consumatori e vere e proprie classifiche aggiornate in tempo reale. Attenzione, però. Ai fini del cashback di Stato non sono calcolate le spese online, ma soltanto quelle presso gli esercenti sociali.
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