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Un braccialetto per leggere la mente e consentire attività neuronale della persona, trasformando il pensiero in movimento sullo schermo. Fantascienza? Per Facebook assolutamente no. E l’acquisizione di Ctrl-Labs lo dimostra. Che cos’è Ctrl-Labs? Una start-up che sta studiando il modo di permettere alle persone di controllare e utilizzare i computer con la mente, attraverso i pensieri e i segnali cerebrali.
E l’obiettivo dichiarato dell’acquisizione è quello di costruire un braccialetto che “catturi le intenzioni” leggendo i segnali elettrici inviati attraverso il nostro corpo. Sviluppare quindi un braccialetto per leggere la mente che prenda il controllo di smartphone, computer e altri dispositivi digitali senza dover toccare uno schermo o una tastiera.
Dalla conferenza F8, durante la quale Facebook aveva annunciato l’arrivo di un misterioso dispositivo in grado di interpretare i segnali della nostra mente e permetterci di scrivere 100 parole al minuto senza toccare la tastiera, sono passati oltre due anni. E già allora si rumoreggiava che questo apparecchio stava davvero prendendo forma, grazie alla ricerca finanziata da Facebook e portata avanti da diverse università statunitensi.
L’azienda, secondo Bloomberg, avrebbe pagato tra 500 milioni e un miliardo di dollari per finanziare il progetto. Ma siamo sicuri di desiderare un apparecchio capace di vedere i nostri pensieri? Bella domanda… Per il momento è dato di fatto che Andrew ‘Boz’ Bosworth, vicepresidente di realtà virtuale e aumentata di Facebook, ha annunciato con un post sul social network quanto l’operazione sia ufficiale senza però fornire dettagli sui costi.
“Sappiamo che esistono modi più naturali e intuitivi per interagire con dispositivi e tecnologia. E vogliamo costruirli ”, ha scritto nel post Andrew Bosworth, annunciando l’accordo. “È per questo che abbiamo deciso di acquisire i laboratori CTRL. Si uniranno al nostro team di Facebook Reality Labs dove speriamo di sviluppare questo tipo di tecnologia, su larga scala, e di introdurlo rapidamente nei prodotti di consumo”.
Non è ancora chiaro come i laboratori Ctrl verranno incorporati nei futuri prodotti VR e AR di Facebook, ma i dipendenti della startup faranno parte dei Facebook Reality Labs. Il laboratorio è gestito da Bosworth stesso e Michael Abrash, il principale scienziato della società di realtà virtuale Oculus di proprietà di Facebook.
La mente sarà ancora un luogo sicuro, dove vige la libertà di pensiero, di fantasia, di dissenso? C’è sempre il libero arbitrio, almeno quello. Se il braccialetto per leggere la mente sarà realizzato e funzionerà realmente ad ognuno la possibilità di dire sì o no… costi permettendo.
Certo che se i piani di Facebook sul braccialetto per leggere la mente diventassero realtà, la tecnologia potrebbe rendere più semplice l’invio di foto o la pubblicazione di messaggi sul social network senza alzare un dito.
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