Tra i più recenti arrivati nel panorama italiano, Bixby è l’assistente vocale per smartphone che apprende e si affina con l’utilizzo: in questo articolo come funziona, e cosa sa fare l’assistente digitale di Samsung.
Solo una decina di anni fa la maggior parte delle persone, anche in possesso di un dispositivo tecnologico come PC o un antenato dello smartphone così come oggi lo conosciamo, difficilmente si sarebbe immaginata a parlare con il proprio computer o telefono per impartire comandi ed eseguire operazioni.
Degni della migliore letteratura fantascientifica, gli assistenti a comando vocale non sembravano avere molte chance di introdursi in modo così capillare nelle nostre vite quotidiane, eppure, è proprio quel che è successo negli ultimi tempi.
Siri su smartphone e Cortana su computer Windows: un’accoppiata vincente di pionieri, capaci di offrire una funzionalità che, se all’inizio poteva anche non destare particolare curiosità negli utenti tradizionali, oggi sembra diventata un valore aggiunto a cui sembra difficile – e di sicuro scomodo – rinunciare.
Merito anche del giovane Google Assistant, l’assistente digitale di Mountain View che è approdato sul territorio italiano alla fine del 2017, dapprima come funzione su smartphone Android recenti e poi via via con i dispositivi Home anche in casa. Per non parlare del recentissimo Amazon Echo, che ha fatto irruzione nel mercato italiano alla fine del 2018 ed è entrato con entusiasmante prepotenza nelle case di centinaia di italiani, continuando a registrare molteplici sold-out dei suoi modelli più gettonati.
Grande assente in questo panorama nostrano così florido e fertile è stata sin da subito Samsung, che si è mostrata ancora troppo indietro nello sviluppo del suo personale assistente digitale: secondo comScore nel 2020 il 50% delle ricerche sarà di tipo vocale, poteva dunque Samsung continuare a lasciarsi sfuggire questo appetitoso segmento?
Intenzionata a recuperare il prezioso terreno perduto, Samsung sta finalmente lasciando sbocciare il suo Bixby, il maggiordomo digitale made in Seul che dovrebbe essere un valido concorrente alle alternative già consolidate presenti sul nostro territorio.
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Come Siri o Google Assistant, Bixby è un assistente virtuale in grado di aiutare un utente nell’interazione quotidiana con il suo smartphone.
Tramite Bixby, la persona che usa uno smartphone Samsung può effettuare richieste al telefono solo con l’ausilio della propria voce: non c’è bisogno di toccare il display per eseguire un’operazione, poiché è possibile richiederla tramite comandi vocali all’assistente.
Come altri del suo genere, Bixby è dotato di una rete neurale capace sia di comprendere il linguaggio naturale, che di apprendere dal suo utilizzo: grazie a sistemi di machine learning, Bixby impara le abitudini del suo utilizzatore, e si migliora nel tempo in base alle richieste che gli vengono rivolte.
L’assistente vocale di Samsung è profondamente radicato all’interno del sistema, e per questo motivo è in grado di interagire a più livelli sul dispositivo mobile, tanto quando si tratta della fruizione di applicazioni compatibili quanto per agire sulle impostazioni interne dello smartphone.
È possibile richiamare Bixby in due modi:
Sebbene è raccomandato l’utilizzo in ambienti non troppo chiassosi, Bixby è in grado di separare la voce dell’utente dal rumore ambientale, riuscendo a captare i comandi che gli vengono rivolti anche se ci si trova in un luogo con un rumore di media intensità.
La voce di Bixby, che può essere impostata sia da uomo che da donna, è in grado di rispondere ai comandi impartiti da una distanza compresa tra i 15 e i 20 centimetri.
Ma Bixby non ha soltanto un animo di assistente vocale, infatti può contare su quattro diverse modalità:
In quanto assistente intelligente, Bixby è in grado di fare per te innumerevoli cose, come ad esempio imparare le tue abitudini e supportarti con ciò che ti serve sullo smartphone, in base al luogo in cui ti trovi o all’attività che stai svolgendo. Riesce ad aprire le applicazioni senza obbligarti a toccare il display, potendo postare per te sui tuoi social network solo usando la voce per dettare il tuo nuovo post.
Oppure, prenota un ristorante o chiama Uber, sblocca il telefono e sa effettuare telefonate, oltre a comprendere frasi consequenziali per lasciarti libero di parlare nel modo più naturale possibile.
Inoltre, può aiutarti a non dimenticare nulla con i suoi reminder, scrivere i tuoi messaggi sotto dettatura, intervenire sulle impostazioni del tuo Samsung, ma anche fornire informazioni come le calorie del piatto che hai appena fotografato o permetterti di scansionare un codice QR.
Infine, Bixby è l’alleato perfetto se fai uso di elettrodomestici intelligenti, poiché solo chiedendo a voce al tuo assistente, potrai gestire:
Puoi anche rivolgerti a Bixby per ottenere le più classiche informazioni, dalla lettura delle notizie alle previsioni meteo alle informazioni su orari e programmazioni del cinema.
Al momento attuale, in Italia Bixby nella sua versione beta è già perfettamente funzionante su Galaxy S8 e S8+, Galaxy S9 e S9+, Note 8 e Note 9, Galaxy A6, A6 Plus, A7, A8 e A9 (versioni 2018), ma anche J3 e J6 2018.
Oltre agli smartphone, comunque, Bixby è al centro delle attenzioni di quanti seguono l’evolversi del settore degli altoparlanti intelligenti: di recente, infatti, si è vociferato sull’atteso arrivo di Galaxy Home.
Si tratta dello smart speaker a cui Samsung sta lavorando in maniera silente da tanto – forse troppo – tempo, e che sarà animato dall’assistente Bixby, per prendere posto in casa ed aiutare nella gestione degli elettrodomestici intelligenti e non solo.
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