Una dipendente Amazon con il giubbotto di sicurezza | Fonte: TechCrunch
Il colosso di Seattle mette a punto un nuovo sistema per la sicurezza dei suoi dipendenti: così sarà possibile far collaborare uomo e macchina nello stesso luogo senza rischi per l’incolumità dei dipendenti.
Per la società di Jeff Bezos la sicurezza dei dipendenti è una delle più importanti priorità dell’azienda, e con la continua crescita di Amazon, delle relative vendite e l’aumento della gestione dei suoi magazzini in giro per il mondo, si rende sempre più necessario avere un occhio di riguardo per l’incolumità dei lavoratori.
Il leader delle vendite online fa un grande ricorso ai sistemi di automazione, con più di 100,000 robot sparsi in tutti i suoi magazzini nel mondo, ma nella storia dell’azienda, purtroppo, non di rado si sono incidenti.
A volte, questi incidenti sono anche costati la vita dei dipendenti coinvolti, e tra problemi con carrelli elevatori e nastri trasportatori, scontri con grandi veicoli, e la recente rottura di un contenitore di repellente per orsi che ha spedito in ospedale 24 persone, coinvolgendone in totale addirittura 50, si è reso necessario l’aumento delle misure di sicurezza.
Per migliorare la sicurezza sul lavoro, la Amazon Robotics ha messo a punto un dispositivo tanto semplice quanto utile: viene chiamato giubbotto elettronico, ma altro non è che un dispositivo di sicurezza costituito da qualcosa simile a delle bretelle ed una cintura.
Questo sistema, dotato di numerosi sensori, permette ai robot di capire quando nelle vicinanze è presente un essere umano: il giubbotto di protezione serve a segnalare la presenza di persone e ad attivare una messa in sicurezza dell’area.
Sebbene l’intervento dell’essere umano nell’ambiente dei sistemi di automazione sia ridotto ad operazioni di test o manutenzione, il tecnico potrebbe trovarsi nel raggio d’azione del macchinario, provocando incidenti con relative conseguenze per la salute del dipendente umano.
Con il giubbotto di protezione, invece, i robot non solo rallentano il loro ritmo di lavoro, ma si allontanano dall’umano rilevato grazie ai sensori, e permettendo l’intervento in tutta sicurezza, ma senza fermare in toto il processo di lavorazione.
Brad Porter, vicepresidente di Amazon Robotics, ha dichiarato a TechCrunch che:
Tutti i nostri sistemi robotici impiegano più sistemi di sicurezza […] In passato, i dipendenti contrassegnavano la griglia degli ambienti in cui avrebbero lavorato per consentire al pianificatore di traffico robotizzato di girare in modo intelligente attorno a quell’area. Ciò che il giubbotto permette ai robot è di rilevare l’essere umano da una distanza maggiore e di aggiornare il suo tragitto.
In questo modo, vengono evitate le collisioni tra macchine e uomini, poiché l’azione dei sensori del giubbotto si aggiunge a quella di rilevamento degli ostacoli da parte dei robot, riducendo quindi il rischio di incidenti.
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