Durante il re:MARS di Las Vegas, Jeff Wilke ha presentato lo stato di sviluppo del programma di consegna via droni: nuovo tassello aggiunto al Prime Air di Amazon.
Non è la prima volta che Amazon lascia sognare ad occhi aperti sulle consegne aeree, ma questo tipo di servizio, pressoché immediato, ancora non ha visto la luce.
Nel corso della conferenza re:MARS di Las Vegas, Jeff Wilke ha presentato al mondo il nuovo drone firmato Amazon, spiegandone alcuni dettagli tecnici inerenti alle prestazioni del velivolo e all’elevato livello di sicurezza.
Con un aspetto quasi futuristico, l’ultimo drone di Amazon presenta un design che gli permette di coniugare l’attività di volo di un elicottero a quello di un aeroplano.
Prime Air è un mezzo elettrico, silenzioso, e dotato di un sistema inclinabile che gli consente di levarsi in volo o atterrare verticalmente. Durante il volo, è possibile vedere il mezzo proteso in avanti per raggiungere un livello di stabilità – forse – mai visto prima.
Il drone appena presentato dovrebbe presto offrire la grande possibilità di consegnare a casa dei clienti in meno di mezz’ora dall’acquisto, conservando il pacchetto nella sua fusoliera. Può infatti trasportare merci fino ad un peso massimo di 2.2 chilogrammi, ovvero articoli di dimensioni contenute che, però, a detta di Wilke, rappresentano tra il 75% e il 90% degli acquisti effettuati su Amazon. Il tutto entro un raggio dichiarato di 15 miglia, ovvero poco più di 24 chilometri.
Ma come può un drone autopilotato effettuare con successo le consegne della merce acquistata online?
Prime Air sfrutta un complesso sistema di intelligenza artificiale, che gli permette di evitare i possibili ostacoli incontrati lungo il suo tragitto.
Grazie alla combinazione di svariati sensori, ma anche di telecamere termiche, di profondità e di sonar, il nuovo drone di Amazon è in grado sia di riconoscere oggetti in volo – come ad esempio parapendii – ma anche di evitare comignoli, cavi elettrici o telefonici, e persino uno stendibiancheria o un cane di taglia piccola.
Basandosi su un sistema di apprendimento automatico, il drone è in grado di riconoscere la scena che gli si para davanti, e di valutare se è possibile procedere con l’atterraggio oppure no. Quando infatti una persona entra nel raggio di manovra, il drone non procede con l’atterraggio per motivi di sicurezza.
Sebbene Amazon stia promettendo il suo sistema di consegne con droni già dal 2016, ad oggi è stato effettuata soltanto un’unica consegna di successo ad un cliente di Cambridge. Wilke non ha dato a tal proposito date certe di realizzazione ed applicazione del progetto su larga scala, né sappiamo ancora la copertura del servizio nelle diverse aree del mondo.
L’unico commento a tal proposito è stato che potremo vedere in azione i droni di Prime Air entro i prossimi mesi.
Al momento, la sperimentazione dei voli dei droni per le consegne è in corso negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
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