Un satellite deviato. Ebbene si. Un film di James Bond? No. Questa è realtà. Per la prima volta l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha dovuto modificare la traiettoria di un proprio satellite per evitare la collisione nello spazio con un altro oggetto in orbita intorno alla Terra. Lunedì mattina, ha reso noto l’Esa, sono stati accesi i razzi di Aeolus, un satellite europeo per lo studio dell’atmosfera lanciato il 22 agosto 2018, per evitare lo scontro con un satellite della costellazione Starlink di Space X, la compagnia spaziale di Elon Musk.
A dare l’allarme per Aeolus è stato il ministero della Difesa degli Stati Uniti che aveva drasticamente aumentato il rischio di collisione fra i due satelliti. Per di più SpaceX, pur essendo arrivato dopo in quell’orbita e quindi non potendo vantare alcuna precedenza, non avrebbe collaborato forse per questioni tecniche. I satelliti della costellazione Starlink pesano mezza tonnellata e hanno piccoli motori elettrici, mentre gli Aeolus superano i 1.300 chilogrammi e sono provvisti di motori a getto a combustibile tradizionale.
“Ci fu uno scambio di e-mail tra lo Starlink team e l’Aeolus operations team il 28 di Agosto quando ancora le probabilità di collisione si aggiravano attorno a un range di 2.2e-5 (1 su 50.000), valore di molto inferiore a 1e-4 (1 su 10.000) cioè lo standard minimo imposto dall’industria e 75 volte più basso della stima di collisione prevista. Per questo motivo entrambe SpaceX ed ESA hanno deciso che una manovra di modifica della traiettoria non fosse necessaria. Successivamente un aggiornamento da parte della U.S. Air Force riportò che la probabilità di collisione era aumentata a 1.69e-3 (un valore di probabilità più alto di 1 su 10.000) ma un guasto nel sistema di comunicazione non ha permesso ad uno degli operatori Starlink di ricevere la notizia ed apportare le necessarie modifiche. SpaceX sta indagando sul accaduto ed implementerà tutte le necessarie misure di sicurezza e di miglioramento. Tuttavia, se l’operatore Starlink avesse ricevuto la comunicazione avremmo coordinato le operazioni con ESA per decidere quale sarebbe stato il modo migliore per decidere le manovre che potessero risultare più efficaci.
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