Un progetto promosso da Lenovo in collaborazione con il Comune di Milano, la Città Metropolitana e l’Associazione Energie Sociali Jesurum per aiutare le famiglie milanesi più bisognose. Si chiama RIAVVIA MI e lo scopo è quello di donare computer e tablet Lenovo e smartphone Motorola ricondizionati, in un periodo in cui la didattica e il lavoro a distanza stanno richiedendo molte energie, anche economiche, alle famiglie, magari con più figli.
Avere un computer o uno smartphone è oggi essenziale, in particolare per bambini e adolescenti che devono seguire le lezioni scolastiche a distanza. Non tutti, però, hanno purtroppo le possibilità economiche per ottenere uno di questi dispositivi. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aveva lanciato un appello proprio in questa direzione e la risposta di Lenovo è arrivata. E da qui il programma che prevede il supporto di cittadini e imprese che vogliano liberarsi di un computer Lenovo o di uno smartphone Motorola non più utilizzati. Ora possono donarli all’iniziativa.
Centro di coordinamento dell’iniziativa – che viene svolta insieme all’Assessorato all’Educazione e all’Istruzione e a quello alla Trasformazione digitale e Servizi civici – sarà Spazio Lenovo, lo store di Lenovo in centro a Milano inaugurato lo scorso settembre.
Lenovo provvederà a valutare le condizioni dei dispositivi e, nel caso in cui siano soddisfacenti, li ricondizionerà e donerà alle famiglie individuate come bisognose. Chi vorrà effettuare una donazione potrà registrarsi all’indirizzo www.spaziolenovo.com/riavviami.
Lenovo si occuperà del ritiro del dispositivo e invierà un buono sconto del 15% per l’acquisto di un nuovo dispositivo a marchio Lenovo o Motorola. Sarà anche possibile, compatibilmente con i protocolli sanitari, consegnare i dispositivi direttamente presso Spazio Lenovo, il principale negozio nella città meneghina.
Il progetto RIAVVIA MI è nato da un’analisi dei bisogni dei cittadini avviata dal Comune di Milano che ha effettuato una mappatura delle necessità, in modo da censire i possibili beneficiari dell’iniziativa: tra questi emergono soprattutto i ragazzi nella fascia d’età 14-18 anni. L’azienda destinerà inoltre 50.000€ a interventi destinati alle scuole dell’infanzia.
“Per la Città metropolitana di Milano è motivo di orgoglio essere parte di un progetto che unisce la solidarietà e il riuso. Purtroppo, la pandemia ha ulteriormente aumentato le disuguaglianze nella società italiana, in tal senso il mondo della scuola, le famiglie, i ragazzi e le ragazze stanno pagando un prezzo altissimo”, ha commentato Arianna Censi, vice sindaca della Città metropolitana di Milano – “in questo contesto è un imperativo, per noi amministratori pubblici, attivarsi per combattere le disuguaglianze e rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno esercizio del diritto allo studio, quindi ben vengano iniziative come questa che vedono una virtuosa collaborazione tra partner pubblici e privati”.
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