Digitalic n. 65 – DigiWomen 2017 / Autoritratto di Signora

Autoritratto di Signora Editoriale
Solo le donne possono decidere come deve essere il loro successo, quali caratteristiche deve avere, se vogliono raggiungerlo attraverso un atteggiamento spigoloso o conciliante.
D’altronde i maschi non vengono rimproverati se sono aggressivi, determinati o duri sul lavoro. Le donne devono essere libere di scegliere la loro strategia, di dosare come meglio credono gli elementi di carriera e vita privata, componendo da sole (un po’ come nella nostra copertina) il proprio ritratto, senza per questo essere criticate, osteggiate o anche solo guardate con sospetto.
Oggi le donne sono presenti in tutti i settori del mondo tecnologico e digitale, non esistono barriere visibili alle loro carriere da imprenditrici o da manager, rimangono però una serie di lacci nascosti che diventano più forti, più stretti, più dolorosi quanto più aumenta il successo di una donna. Nel mondo attuale quando un uomo si afferma viene ammirato, alle donne succede esattamente il contrario: più hanno successo, più vengono disprezzate o sminuite.
Anche se questa non è una barriera legale o fisica, rappresenta un limite spesso invalicabile per lo sviluppo delle carriere femminili. Chi mai vorrebbe fare qualcosa che generi intorno a sé un ambiente ostile? I maschi ricercano il successo anche perché questo apre nuove infinite porte e una benevolenza sociale (e social) diffusa, per le signore questo non accade, anzi.
Il primo pensiero con cui si trova a dover fare i conti una donna che inizia una carriera importante è che il merito sia di qualcun altro, di fattori esterni, o peggio ancora…
La cosa più pericolosa è che sono le donne stesse, spesso, a non sentirsi proprietarie del successo. È la sindrome dell’impostore, come la definisce Sheryl Sandberg (COO di Facebook): il fatto di attribuire l’affermazione ad elementi esterni e non alle nostre capacità. Questo non avviene per i maschi ed è un altro modo con cui si concretizza, in maniera subdola, la disparità di genere sul luogo di lavoro.
L’unico modo per uscirne è fare una cosa semplice, eppure molto complicata: le donne devono essere le uniche proprietarie del proprio successo, senza lasciare che siano altri a definire i loro trionfi.
Dall’altra parte gli uomini devono smetterla di trovare sempre altre motivazioni all’affermazione femminile, se una donna ha successo è merito suo, punto, basta, finito.
In questo numero di Digitalic abbiamo voluto segnalare 15 tra le italiane più influenti nel mondo digitale, della tecnologia, dell’innovazione: esempi da seguire, storie da approfondire, persone da conoscere per capire in quanti modi diversi può prendere forma la realizzazione professionale nel digitale.
Non scorrete solo i loro nomi, ma guardate come si sono costruite la strada, come hanno disegnato da sole il proprio ritratto, noi lo abbiamo solo incorniciato.

Scopri le donne più influenti del 2021

Francesco Marino

Le 15 donne più influenti 2020 nell’innovazione: Digiwomen 2020


Digitalic n. 65 – DigiWomen 2017 / Autoritratto di Signora - Ultima modifica: 2017-09-17T14:05:55+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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