Dati e nuove divinità astrali
I dati non descrivono semplicemente la realtà, ormai la creano. Perché se sono alla base delle decisioni delle imprese e degli Stati, significa che la loro rappresentazione o visualizzazione genera delle scelte che modificano poi la realtà e determinano il futuro delle persone.
Probabilmente la forma più pericolosa di cyber crime sarà contraffare i dati sulla base dei quali vengono prese le decisioni dei governi, degli istituti bancari mondiali, delle grandi organizzazioni.
Cambiare l’informazione significa modificare la conseguente decisione e quindi cambiare la realtà. Anche perché si sta diffondendo una nuova religione il ͞Dataism͟ cioè la convinzione che i dati abbiano tutte le risposte, che il dato sia in ogni caso indipendente, giusto, democratico, super partes. Questa fiducia totale assume quasi i contorni di una fede.
Così i Big Data diventano un oracolo a cui chiedere ogni cosa e la cui risposta è sempre giusta, con data scientist che prendono le sembianze di sciamani e risposte che spesso sono inutili o incomprensibili, come il famoso 42 ͞fornito come risposta dal computer più potente dell’universo alla “domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto” nel libro “Guida galattica per autostoppisti”.
Il problema è saper fare le domande, utilizzare i dati che servono (non di più e non di meno), interrogare l’insieme di informazioni corrette, raccoglierle in modo adeguato… e queste sono tutte decisioni umane.
L’errore del Dataism è di pensare che esistano dati che non siano, in ultima analisi, generati dall’uomo, con tutte le sue imperfezioni, difetti e anche intenzioni (che non sono sempre benevole). I Big Data, insomma sono un nuovo mondo, un universo appena nato; sta a noi esplorarlo, condividerlo e metterlo al servizio del bene comune mondiale, nazionale o aziendale. Ovviamente quando si scopre un nuovo mondo, come un nuovo Continente, sono in molti quelli che lo vorrebbero invece dominare, asservire, sfruttare. Per fortuna i Big Data hanno in sé degli anticorpi naturali.
Proprio il fatto che vengono alimentati da grandi quantità di azioni umane, quindi da molti individui e molte teste, rende più difficile la loro contraffazione o asservimento, inoltre il sistema delle Blockchain (di fatto una base dati e decisionale distribuita) fortifica questo sistema. Ma bisogna essere sempre vigili perché ad un grande potere corrispondono grandi responsabilità e nessun dato mai potrà liberare l’uomo (e anche i manager, i politici, tutti quelli a cui sono affidati dei poteri) dalle decisioni morali.
Il bene e il male, anche nelle nuove galassie che appaiono, rimangono un’esclusiva di quel piccolo mammifero che chiamiamo uomo.
Nel momento in cui il mondo saluta Papa Francesco, riflettiamo sulla sua visione della tecnologia…
La startup svedese IntuiCell ha sviluppato Luna, un robot quadrupede che non si affida a…
Gli Stati Uniti lanciano un piano nazionale per introdurre l'IA nelle scuole. Opportunità, rischi e…
Dexelance e Meridiani puntano sull’intelligenza artificiale per aggiornare il processo tra idea progettuale e visualizzazione…
BlueIT ha inaugurato il suo Innovation Hub nel cuore della Campagna Cremasca. La sede è…
Lo Zenbook A14 è il nuovo ultraleggero firmato ASUS: design in Ceraluminum™, prestazioni AI con…
Via Italia 50, 20900 Monza (MB) - C.F. e Partita IVA: 03339380135
Reg. Trib. Milano n. 409 del 21/7/2011 - ROC n. 21424 del 3/8/2011