ByteDance, l’azienda cinese proprietaria di TikTok, non potrà vendere le operazioni Usa della popolare app senza l’autorizzazione del governo cinese.
La trattativa per la vendita di TikTok si complica. ByteDance, l’azienda cinese proprietaria di TikTok, non potrà vendere le operazioni Usa della popolare app senza l’autorizzazione del governo cinese. Mentre la trattativa fra Microsoft e ByteDance sembrava giunta ai titoli di coda da Pechino arriva una contromossa a sorpresa che cambia tutto.
Secondo le indiscrezioni che giungono dal portale Bloomberg la ByteDance Ltd sarà tenuta a chiedere l’approvazione del governo cinese per poter vendere la sua applicazione TikTok. Una condizione che arriva con le nuove restrizioni imposte da governo cinese sull’esportazione di tecnologie di intelligenza artificiale. Restrizioni pubblicate sul sito del Ministero del Commercio di Pechino venerdì 28 agosto, che spiegano in modo chiaro come per i trasferimenti all’estero saranno necessari permessi governativi al fine di salvaguardare la sicurezza economica nazionale.
Il rischio ora è quello di un nuovo braccio di ferro tra Washington e Pechino che faccia saltare la vendita di TikTok, col rischio che la Casa Bianca decida di chiudere tutte le operazioni di TikTok negli Usa, di fatto vietandola.
Vendita di TikTok, 20 miliardi di dollari per acquistarla
Con il decreto attuativo firmato a Washington nelle scorse settimane, di fatto viene imposto a ByteDance di vendere TikTok entro 90 giorni. E la ragione è quella di fatto nota. I rischi per la sicurezza nazionale. Dopo la mossa di Trump, prima Microsoft e poi Oracle hanno presentato offerte alla cinese ByteDance. Sebbene il colosso di Redmond (Microsoft) sembra in netto vantaggio.
Il prezzo dell’app (per il solo mercato americano) si aggirerebbe sui 20 miliardi di dollari. Ma Microsoft starebbe lavorando a un acquisto più globale di TikTok. Di certo questa nuova restrizione imposta da Pechino rischia di cambiare le carte in tavolo. Anche perché la stessa ByteDance ha fatto sapere attraverso una dichiarazione ufficiale di essere a conoscenza delle nuove restrizioni e di volerle rispettare rigorosamente.