L’Europa indaga su AdSense, in servizio di pubblicità di Google che rischia un’altra multa record da Margrethe Vestager dopo i 4,mld di € per Android.
Margrethe Vestager, Commissario Europeo per la Concorrenza, ha appena confermato che l’indagine antitrust dell’UE su Google AdSense sarà presto conclusa.
“Ci stiamo avvicinando alla fine di questa indagine”, ha detto Vestager ai giornalisti al Web Summit di Lisbona, secondo quanto riportato da Reuters.
Google rischia un’altra multa per AdSense
I risultati dell’inchiesta sono stati molto attesi in quanto potrebbero portare Alphabet, l’azienda madre di Google, a incorrere in un’altra storica multa. L’UE ha schiaffeggiato l’azienda con una multa di 2,4 miliardi di euro per la riduzione dei servizi commerciali in competizione nelle ricerche e una multa da 4,34 miliardi di euro per le restrizioni illegali sull’uso di Android.
L’indagine su AdSense, proprio come i primi due casi, è per determinare se Google abbia abusato della sua posizione dominante sul mercato per soffocare la concorrenza. Google nega tutti gli addebiti, ma Vestager e l’UE ritengono che l’azienda abbia impedito a terzi di utilizzare il proprio strumento pubblicitario per visualizzare annunci di ricerca dei concorrenti di Google.
L’UE contro la concorrenza sleale
Vestager ha guidato l’accusa contro i colossi tecnologici ed è probabilmente uno dei politici più riconoscibili nel campo della tecnologia. È stata estremamente esplicita sulla necessità che la tecnologia sia al servizio delle persone e su come la concorrenza sleale, come quella di cui è accusata Google, soffochi l’innovazione tecnologica.
Il caso AdSense non chiuderà le indagini UE
Il caso AdSense sarà probabilmente l’ultimo capitolo della lunga lotta dell’UE per domare il gigante della tecnologia ed è probabile che possa risultare drammatico a giudicare dalle multe precedenti. Tuttavia, è improbabile che l’UE si fermerà qui, poiché Vestager, la forza trainante nel settore delle grandi tecnologie, cercherà probabilmente di rimanere Commissario per la Concorrenza per altri cinque anni.