Sparatoria Youtube, l’assalitrice è Nasim Najafi Aghdam che ha ferito tre persone e poi si è suicidata nella sede gli uffici di YouTube a San Bruno, in California. Chi è la donna che ha sparato? 39 anni di San Diego che ha accusato YouTube di agire in maniera discriminatoria
Sparatoria Youtube, una donna ferisce tre persone e poi si suicida presso la sede centrale di YouTube a San Bruno, in California.
Una donna che aveva avanzato dei reclami online si è introdotta nel quartier generale di YouTube con una pistola e ha ferito tre persone, di cui una in gravi condizioni, prima di rivolgere l’arma contro se stessa nell’ennesimo caso di sparatoria di massa negli Stati Uniti.
In base alle ultime informazioni in merito alla Sparatoria Youtube, i colpi sono stati esplosi nella mensa del colosso tech americano.
Indice dei contenuti
Chi era Nasim Najafi Aghdam, la donna della sparatoria YouTube
L’assalitrice è Nasim Najafi Aghdam, una donna di 39 anni di San Diego che ha accusato YouTube di agire in maniera discriminatoria nei suoi confronti e di penalizzare e filtrare i suoi contenuti video di proposito.
The suspected shooter in today’s YouTube incident has been identified. Please see press release for details – https://t.co/Xvr2l9bB9s pic.twitter.com/NEBoX3WWK5
— San Bruno Police (@SanBrunoPolice) 4 aprile 2018
“Sono discriminata e filtrata da YouTube e non sono l’unica”, ha affermato in un video riproposto da NBC
La youtuber Nasim Najafi Aghdam, in un recente video di critica alla piattaforma di video online, si è lamentata in merito alla supposta discriminazione per via della restrizione di età imposta su uno dei suoi video di ginnastica. L’assassina della sparatoria Youtube di San Bruno si è inoltre lamentata dell’assenza di tali restrizioni in video più appariscenti, come quelli di Miley Cyrus e Nicki Minaj.Nasim Aghdam si era precedentemente lamentata anche di altre tematiche, non ultima la sostenuta “demonetizzazione” dei sui video, per cui su 300.000 view aveva ottenuto $0,10, come da lei affermato, a causa della policy soprannominata adpocalypse.
È stata inoltre attiva in campagne online contro il maltrattamento di animali e autrice di video in lingua Farsi.
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Una foto di Nasim Najafi Aghdam che appariva sul suo profilo Instagram, @yesilnasim, che è stato cancellato in seguito alla sparatoria Youtube
Sparatoria YouTube perché Nasim Najafi Aghdam ha sparato
La videomaker, diventata l’ultima mass-shooter del triste elenco di sparatorie negli Stati Uniti, aveva recentemente scritto sul suo sito web, prendendo YouTube ad esempio, “state attenti…non esiste libertà di parola nel mondo reale e sarai oppressa per aver detto la verità che non è sostenuta dal sistema…”
A questo punto delle indagini, si ritiene che la donna fosse infastidita dalle politiche e dalle pratiche di YouTube”, ha detto il capo della polizia di San Bruno Ed Barberini durante una conferenza stampa, aggiungendo che le motivazioni della Aghdam sono ancora oggetto di indagine.
Barberini ha aggiunto che la Aghdam ha fatto visita a un poligono locale martedì mattina prima delle riprese, e che possedeva legalmente la pistola semiautomatica Smith & Wesson utilizzata nell’attacco.
La polizia avvisata prima dell’attacco di Nasim Najafi Aghdam
Il padre di Aghdam, Ismail, ha detto che era scomparsa da diversi giorni ed è stata localizzata dalla polizia a Mountain View, in California, nella prima mattinata di martedì. Il padre di Nasim Najafi Aghdam ha riferito al Mercury News che aveva informato le autorità che sua figlia sarebbe potuta andare da YouTube perché “odiava” la compagnia.
Cosa ha fatto la polizia quando ha incontrato la donna che ha sparato nella sede di Youtube
Mercoledì scorso, il dipartimento di polizia di Mountain View ha rilasciato una dichiarazione in cui riportava cosa è avvenuto nell’incontro dei suoi ufficiali con Nasim Najafi Aghdam, prima della sparatoria alla sede di Youtube.
Gli agenti hanno controllato il suo veicolo intorno alle 1:40 am dopo aver verificato la sua targa e sono stati informati che si trattava di una persona scomparsa. Aghdam ha detto che era venuta nella zona per stare con la famiglia e che stava vivendo nella sua macchina mentre cercava un lavoro.
“Durante i nostri contatti con lei, le è stata posta una serie di domande tra cui, ma non solo, se fosse un pericolo per se stessa o per gli altri. Durante la nostra interazione di circa 20 minuti non ha mai menzionato YouTube, né ha detto che era arrabbiata con loro, o che aveva programmato di mettere in pericola se stessa o altri “, ha detto il dipartimento di polizia nella sua dichiarazione. “Durante tutta la nostra intera conversazione con lei, era calma e collaborativa.”
Il commento del Ceo di YouTube
There are no words to describe how horrible it was to have an active shooter @YouTube today. Our deepest gratitude to law enforcement & first responders for their rapid response. Our hearts go out to all those injured & impacted today. We will come together to heal as a family.
— Susan Wojcicki (@SusanWojcicki) 4 aprile 2018