Francia e Germania investiranno soldi pubblici nei Data center per l’intelligenza Artificiale, sono al lavoro per rendere l’Europa indipendente dai data center stranieri
Francia e Germania dovrebbero presentare proposte nei prossimi mesi per investire denaro pubblico in data center per AI in Europa. L’obiettivo dell’operazione è quello di rendere indipendente l’Europa da centri stranieri e stimolare investimenti sull’intelligenza artificiale. A dichiararlo è stato il ministro delle finanze francese mercoledì scorso.
Bruno Le Maire ha affermato infatti che gli investimenti si baseranno su una recente iniziativa congiunta per finanziare lo sviluppo di batterie, sviluppo che Francia e Germania desiderano per evitare di diventare dipendenti dalle batterie cinesi.
Da mesi in effetti questi due Paesi si stanno impegnando attivamente per cercare di sviluppare per la produzione comune di batterie, sotto la supervisione della Commissione europea e con il preciso obiettivo di creare in Europa uno hub di aziende private ed enti pubblici impegnati a contrastare l’attuale dominio della Cina.
Data center per AI in Europa: le dichiarazioni dei ministri
“Presenteremo proposte con la Germania nei prossimi mesi per investire denaro pubblico nell’archiviazione di dati per l’intelligenza artificiale in modo da proteggere i dati europei”, ha affermato Le Maire ai giornalisti a margine di un forum annuale di fine estate.
Il ministro dell’economia tedesco Peter Altmaier ha aggiunto che l’Europa è rimasta indietro e che è stata trovata un’alternativa per non dipendere dalle aziende statunitensi e cinesi.
“Abbiamo l’interesse in Europa di conservare i nostri dati in Europa. Abbiamo interesse a creare strutture di dati sovrane”, ha affermato Altmaier durante la conferenza.
Nessuno dei due ministri ha ancora comunicato le tempistiche per l’attuazione del progetto dei data center per l’AI in Europa.
La Francia si è però impegnata a stanziare 700 milioni di euro nell’alleanza per le batterie, mentre la Germania ha preso l’impregno per 1 miliardo di euro.
La Commissione europea dovrebbe dare l’approvazione degli aiuti di Stato entro ottobre.