Brian Acton il co-fondatore di WhatsApp afferma: “Ho venduto la privacy dei miei utenti” con l’acquisizione da parte di Facebook
Brian Acton il co-fondatore di WhatsApp afferma: “Ho venduto la privacy dei miei utenti” con l’acquisizione da parte di Facebook – oggetto anche di una sentenza europea.
Brian Acton aveva anche twittato a marzo che gli utenti dovevano eliminare il proprio account Facebook, seguendo il noto hashtag “#deletefacebook”, per via dello scandalo che ha colpito il social network in relazione a Cambridge Analytica.
Il co-fondatore di WhatsApp, Brian Acton, è diventato un multimiliardario quando Facebook ha acquistato la sua app di messaggistica nel 2014 per una cifra incredibile di $19miliardi.
Acton ha lasciato WhatsApp nel 2017 e il CEO Jan Koum lo ha seguito in agosto. L’uscita di Brian Acton, avvenuta prima che le sue azioni di Facebook fossero interamente acquisite, gli è costata $850 milioni, secondo quanto riportato Forbes.
Perché il fondatore di WhatsApp ha lasciato la App
Il principale punto di rottura con Facebook sembrerebbe sia stato il processo di monetizzazione dell’app di messaggistica, che dispone di 1,5 miliardi di utenti. Koum e Acton sono stati resistenti all’adozione del modello pubblicitario mirato, ampiamente redditizio, di Facebook, che utilizza i dati personali per consentire ai professionisti del marketing di mostrare annunci a determinati tipi di utenti sul social network. I disaccordi hanno portato a tensioni tra l’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg e il COO Sheryl Sandberg.
“Ho venduto la privacy dei miei utenti per un benefit maggiore”, ha detto Brian Acton a Forbes, “ho fatto una scelta e sono sceso a patti e ci convivo ogni giorno”.
Facebook non ha fornito commenti in merito.
I fondatori delle App acquisite da Facebook abbandonano la società
Il social network è stato oggetto di forti critiche per via dello scandalo Cambridge Analytica di marzo, quando è stato reso pubblico che 87 milioni di utenti di Facebook sono stati coinvolti a loro insaputa nella raccolta delle loro informazioni personali in favore dei fini non sempre chiari di una società di consulenza digitale con sede nel Regno Unito. A seguito di tale scandalo, Acton aveva twittato: “È ora. #deletefacebook”.
I commenti di Brian Acton risultano ancora più pesanti, visto che Facebook sta anche affrontando i recenti adii dei cofondatori di Instagram Kevin Systrom e Mike Krieger. Le ragioni del loro recente abbandono dell’azienda sembra siano legate anche a scontri con Zuckerberg, che si dice abbia iniziato a stringere sempre di più la sua presa su Instagram negli ultimi mesi, accentrandone la gestione.
Mercoledì scorso, David Marcus, capo della divisione blockchain di Facebook, aveva fortemente criticato pubblicamente Brian Acton con un post su Facebook: “trovo che attaccare le persone e l’azienda che ti hanno reso un miliardario e che hanno fatto di tutto per accomodarti per anni sia di bassa classe”, ha scritto, “in realtà è un nuovo standard di bassezza”.