Pubblicato online un nuovo brevetto registrato da Samsung: così i prossimi smartphone coreani potrebbero espandere il proprio display.
I tentativi dei grandi OEM non accennano ad arrestarsi davanti alle difficoltà, e ogni giorno abbiamo sempre più conferme riguardo il continuo studio e perfezionamento delle soluzioni che permettono ai device mobili di espandere la superficie utilizzabile dei loro display.
È il caso di Samsung, che dopo lo spiacevole episodio della battuta d’arresto circa la commercializzazione del suo Galaxy Fold, continua a lavorare a soluzioni alternative per ottenere di più dai display montati a bordo dei suoi dispositivi.
Tutto ciò sembra essere avvalorato da un brevetto registrato lo scorso 24 giugno presso il KIPO (Korean Intellectual Property Office), e diffuso in queste ore da Let’s Go Digital.
Protagonista delle bozze è un terminale piuttosto singolare, che ben presto potrebbe rubare la scena e l’effetto “WOW” all’attesissimo Galaxy pieghevole. La particolarità di questo device è presto detta: dai disegni pervenuti, sembra che lo smartphone abbia la capacità di estendere il proprio schermo per proporre una superficie ancora più ampia del solito.
Uno smartphone tradizionale a una prima occhiata, con un’estetica familiare, che però può essere tirato da un lato per raggiungere dimensioni superiori.
Sembra fantascienza, eppure, dato lo sviluppo delle attuali tecnologie, potrebbe essere un meccanismo perfettamente attuabile.
Il funzionamento di questo smartphone estensibile, comprenderebbe uno chassis a slitta che, attraverso binari posizionati ai bordi superiore e inferiore del telefono, permetterebbero al device di aprirsi e aumentare le proprie dimensioni.
Lo scheletro dello smartphone, dunque, non dovrebbe essere un problema, a meno di difetti tecnici che rischierebbero di influire sulle capacità del dispositivo, come nel caso della discussa cerniera di Galaxy Fold che consentiva l’ingresso di corpi estranei all’interno dello smartphone.
Ma come può un display aumentare le proprie dimensioni di circa il doppio, per poi tornare alle sembianze originarie?
Dai brevetti non si evince come Samsung stia lavorando in questa direzione e, sebbene LG in passato abbia registrato un brevetto per il suo ipotetico smartphone “elastico”, nella realtà i coreani potrebbero nascondere una sorta di “rullo” nella parte destra del device.
Tirando via il profilo destro dello smartphone, il display potrebbe essere srotolato e mostrare una superficie maggiore d’utilizzo. Questa seconda ipotesi potrebbe essere confermata da un particolare del brevetto: la posizione delle fotocamere frontali sembra restare nella stessa posizione, anche con display completamente esteso.
Secondo alcuni, questa tecnologia potrebbe vedere la luce già sul prossimo top di gamma della società, ovvero il Galaxy S11 del prossimo anno. Ma in verità, le grandi aziende come Samsung sono solite registrare un numero imprecisato di brevetti per tecnologie future in via di sviluppo, che potrebbero essere concretizzate nel giro di svariati anni, o non vedere mai la luce.
Nel frattempo possiamo continuare a fantasticare grazie ai render tridimensionali che Let’s Go Digital ha realizzato, provando ad immaginare come potrebbe essere questo speciale dispositivo di Samsung.
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