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Samsung, pronto lo SmartWatch con lo schermo flessibile

Potrebbe arrivare Samsung per prima con lo SmartWatch anticipando Apple. Il gigante Coreano ha infatti non solo ha registrato un nome “Galaxy Gear” ma anche un brevetto con tanto di disegni. Il progetto presentato all’ufficio brevetti americano parla non solo di uno smart-orologio, ma anche di fasce smart collegate ad Internet in grado di ricevere telefonate e mail. Dai disegni si nota la presenza di una porta micro-usb, uno speaker e soprattutto uno schermo flessibile. Su questa tecnologia Samsung lavora da tempo e ha già presentato diversi prototipi. Proprio questa caratterista lo differenzia dagli altri prodotti. Il nome scelto “Galaxy Gear” lascia pensare che sarà basato su Android o che addirittura potrebbe essere un’estensione funzionante solo con la linea di cellulari Galaxy.
Il fatto che Samsung sia pronta a lanciare “l’orologio intelligente” è stato confermato direttamente dal Vicepresidente Lee Young Hee “stiamo preparando i prodotti del futuro e l’orologio è uno di questi”.
Il mercato degli smartwatch sarà sicuramente un elemento di grande innovazione. Si tratta di una nuova categoria, che appartiene all’elettronica di consumo, ma non solo. Anche i tablet quando sono stati lanciati dovevano rimanere delle tavolette giocattolo, relegate alla stanza all’intrattenimento. Hanno invece cambiato profondamente il mondo del business e oggi molto del nuovo business per i professionisti arrivano proprio dal mondo dei tablet, rivisti in chiave professionale. Gli orologi smart potrebbero avere lo stesso impatto, perché anche i manager li indosseranno e vorranno dallo loro infrastruttura IT la stessa semplicità di utilizzo, la stessa capillarità e perché no, notifiche sullo smartwatch dell’andamento dell’azienda.


Samsung, pronto lo SmartWatch con lo schermo flessibile - Ultima modifica: 2013-08-06T11:51:13+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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