È ufficiale: Android supporterà gli smartphone pieghevoli, è arrivato l’annuncio di Google: la società californiana si dice pronta ai dispositivi pieghevoli con il suo sistema operativo mobile Android, offrirà in modo nativo il supporto a questa categoria di device.
Importante giornata di grandi annunci quella di ieri, partendo da Samsung che ha iniziato a svelare qualche dettaglio in più sul punto di sviluppo del suo smartphone pieghevole, con un prototipo funzionante sotto luci basse.
Ma la Developer Conference di Samsung di ieri non è stato l’unico importante evento della giornata, dal momento che in contemporanea si teneva anche il summit di Google per gli sviluppatori.
Durante la conferenza, Google ha illustrato – in contemporanea alla prima presentazione dello smartphone pieghevole di Samsung – come gli ingegneri siano all’opera per rendere nativo il supporto agli smartphone pieghevoli.
Aggiornamento
Samsung pieghevole ufficiale: ecco le prime immagini
Dave Burke, vice presidente del settore Engineering di Android, ha spiegato come si stia lavorando in tal senso, per permettere agli sviluppatori in futuro di lavorare solo sulle rifiniture finali dei loro dispositivi che girano con Android.
Il sistema operativo del robottino verde si potrà adattare facilmente su “un dispositivo che può essere pensato sia come telefono che come tablet”, così come definito dallo stesso vice presidente.
“In generale – spiega Burke – ci sono due varianti: dispositivi a due schermi e dispositivi a schermo singolo. Una volta piegato, sembra un telefono, da tenere in tasca o in borsa. La caratteristica che definisce questo fattore di forma è qualcosa che chiamiamo continuità dello schermo “.
Con questa spiegazione, Burke non solo accenna alla caratteristica tecnica di cui sarà dotato Android, ovvero la continuità dello schermo che dalla “versione smartphone” passa alla “versione tablet”, ma fa riferimento anche a possibili concept futuri.
Per il momento, infatti, l’unico grande produttore che ha mostrato un prototipo pieghevole è stato Samsung, quello del dispositivo che dovrebbe essere immesso sul mercato il prossimo anno, e che presenta due display: uno grande flessibile, e l’altro tradizionale formato smartphone.
Illustrando il supporto nativo di Android, Google permette di riflettere su altre forme di realizzazione degli smartphone pieghevoli, con un unico display che può funzionare sia da aperto che da piegato, soltanto su una parte della sua superficie, e con l’interfaccia di Android che si adatta prontamente al cambio di modalità.
In realtà qualcosa del genere è già stato presentato: l’azienda cinese Royole ha voluto lanciare per prima sul mercato il suo smartphone pieghevole, con un costo esorbitante ed un’esecuzione non proprio ai massimi livelli.
Al lavoro di Royole, comunque, va il merito di aver aperto gli occhi a Google prima che fosse troppo tardi: prevedendo un supporto nativo ai foldable device, infatti, Android in futuro avrà un terreno in meno su cui combattere la decennale frammentazione che affligge i diversi dispositivi che lo usano come sistema operativo.
L’azienda cinese ha dovuto lavorare a lungo sull’adattamento di Android per il suo dispositivo pieghevole, mentre con il supporto nativo ciò non dovrebbe più ripetersi: gli sviluppatori potranno lavorare su API già esistenti.
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