Alla fine si chiama Android Oreo, il tanto atteso Android O, il nuovo sistema operativo di Google per smartphone e tablet. Le anticipazioni erano quindi giuste, continua la tradizione di dare il nome di un dolce al sistema operativo Android, questa volta è il famoso biscotto
Oreo dopo Android Naougat (torrone). La novità è stata annunciata in contemporanea con l’eclissi di sole: Android 8.0 Oreo, questo il nome ufficiale.
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Cambia il sistema delle notifiche in Android Oreo, è forse visivamente le novità più importante. Ogni app avrà un puntino in alto a destra nell’icona della App per segnalare le nuove notifiche. Schiacciando a lungo l’icona appariranno le notifiche e una serie di menù aggiuntivi con link ai widget della App e altre informazioni. Il sistema a “pallino” per le notifiche viene già utilizzato da tempo su sistemi iOS e ha dimostrato nel tempo di essere molto efficace, per cui gli utenti sicuramente ne avranno un beneficio.
Arriva il PiP, il picture-in-picture su Android Oreo. In pratica è una tipologia di multitasking: si può minimizzare un video, mentre si continuano ad utilizzare le altre funzioni dello smartphone. La finestra del video può essere spostata dall’utente lungo i lati dello schermo per posizionarla dove è più comodo.
Altra novità tecnica di Android Oreo è l’autofill, l’auto-completamento. Android Oreo finalmente permette il completamento automatico delle informazioni sull’utente come i nome utente, password, indirizzi all’interno delle App. È una funzione orma standard sul Web ma che e sistemi operativi mobile veniva realizzata solo attraverso l’uso di app aggiuntive come i password manager. Ora invece le applicazioni possono implementare l’API di Autofill in modo da rendere l’interazione con l’utente molto più semplice.
Cambia il menù delle impostazioni, il Settings screen diventa più semplice soprattutto nella struttura e spariscono i gruppi in cui erano suddivise le varie impostazioni: Wireless&Networks, device, personal, System. Ora tutto è raccolto in un unico “albero”, di più immediata consultazione.
Le Instant app sono una novità presente da Android 6, Oreo è la 8.0. Gli sviluppatori possono tagliere le app in piccoli pezzi che partano immediatamente dopo il clic, senza bisogna di caricamento È la versione per App degli articoli AMP Accelerated mobile pages che si caricano istantaneamente. In questa versione le Istant App sono attive di default e questo significa che saranno molto più diffuse e cambieranno profondamente il modo di utilizzare lo smartphone.
Il Team di Google ha lavorato molto sulla parte interna, non visibile, di Android Oreo. I cambiamenti nell’interfaccia utente sono limitati, ma il motore ha subito un redesign completo, tanto che la velocità di boot, ovvero il tempo di caricamento del sistema operativo è stato dimezzato. Questo comporta anche un minore utilizzo della batteria e quindi una autonomia di funzionamento maggiore, anche perché sono stati imposti dei limiti alle app nell’attingere quando funzionano in backgroud. Questo dovrebbe portare a dei miglioramenti nella durata della batteria.
Android Oreo introduce molti nuovi sistemi di sicurezza, anche questi non visibili dall’utente, ma il lavoro è stato approfondito. Tra i tanti viene introdotto Google Play Protect che scansiona continuamente le app installate per verificare se contengono codice maligno e controlla regolarmente tutto il dispositivo. A questo si aggiungono il supporto migliorato per la crittografia e l’irrobustimento di tutti i sistemi di sicurezza.
Per Android Oreo sono state ridisegnate le Emoji e ne sono state aggiunte 60.
Google inizierà a distribuire gradualmente Android Oreo, entro la fine dell’anno dovrebbe essere disponibile su tutti i dispositivi compatibili.
Già da oggi è possibile scaricare Android 8.0 Oreo per gli smatphone:
Nexus 5X
Nexus 6P
Nexus Player
Pixel C
Pixel (Telstra, Rogers, TMO, Sprint, USCC, Project Fi)
Pixel XL
Per scaricare Android Oreo basta fare clic QUI. Ma attenzione, per ora si piò installare solo sui dispositivi elencati sopra. Per le altre marche di smartphone e Tablet bisognerà aspettare il rilascio dei rispettivi brand.
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