Coronavirus

Nuovo DPCM gennaio: weekend arancioni dal 9 gennaio, regioni gialle il 7 e 8

Il Consiglio dei Ministri si è riunito nella tarda serata di ieri a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro. Svelato quindi il nuovo DPCM gennaio con ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione epidemiologica da COVID-19. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha quindi approvato un nuovo decreto-legge che introduce nuovi regolamenti a prevenzione contagio.

Nuovo DPCM gennaio, cosa cambia dal 7 gennaio

Il testo prevede: per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021 l’Italia sarà in zona gialla, ma con il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma. Varranno quindi le regole che le regioni con il rischio più basso hanno già conosciuto nelle scorse settimane, come l’apertura di bar e ristoranti fino alle 18 e la possibilità di uscire dal proprio comune.

Nei giorni 9 e 10 gennaio 2021, è prevista l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure adottate per la cosiddetta “zona arancione” (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020). Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Si può andare dai parenti, una volta al giorno

Il testo del nuovo DPCM gennaio conferma sino al giorno 15, nei territori inseriti nella cosiddetta “zona rossa”, la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.

Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze.

Dpcm Gennaio: le scuole secondarie ripartono l’11 gennaio

Inoltre, il testo rivede i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”, i limiti diventano più stringenti: si passa in Zona Arancione con RT uguale a 1 e in zona Rossa con RT pari s 1,25.
Il testo interviene inoltre sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio.

Infine,  per l’attuazione del piano di somministrazione del vaccino contro il contagio da COVID-19, (articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178), sono previste specifiche procedure per l’espressione del consenso alla somministrazione del trattamento, per gli ospiti di residenze sanitarie assistite (o altre strutture analoghe), che siano privi di tutore, curatore o amministratore di sostegno e che non siano in condizione di poter esprimere un consenso libero e consapevole alla somministrazione del vaccino.


Nuovo DPCM gennaio: weekend arancioni dal 9 gennaio, regioni gialle il 7 e 8 - Ultima modifica: 2021-01-05T11:18:27+00:00 da Francesco Marino

Giornalista esperto di tecnologia, da oltre 20 anni si occupa di innovazione, mondo digitale, hardware, software e social. È stato direttore editoriale della rivista scientifica Newton e ha lavorato per 11 anni al Gruppo Sole 24 Ore. È il fondatore e direttore responsabile di Digitalic

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