Dopo soli 6 giorni arriva un nuovo Dpcm
A una settimana dal precedente DPCM, il governo dirama le nuove regole per contrastare la diffusione del Covid-19 nel nostro paese. Sotto i riflettori le nuove disposizioni sulla chiusura di ristoranti e bar, palestre e piscine (che era già stato anticipato dal premier Conte), teatri e cinema.
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I numeri crescenti degli infetti da Covid-19 hanno obbligato il governo alla stesura di nuove regole. Annunciate per tutta la settimana, le nuove disposizioni hanno già alimentato le proteste da parte di tutte quelle categorie maggiormente colpite, come bar e ristorante oltre alle palestre, dimostrando molti che le regole erano rispettate, e non era necessaria una generalizzate chiusura di tutte le attività.
Per quanto riguarda il paese, la preoccupazione è legata al fatto che queste ulteriori restrizioni siano l’anticamera di un secondo lockdown, senza dimenticare che queste nuove regole limiteranno gli spostamenti già domani fino al 18 novembre.
Nello specifico ora, vediamo quali sono le nuove regole che tanto stanno facendo preoccupare i titolari di azienda e partite iva e dei cittadini.
Nel precedente nuovo DPCM diffuso domenica scorsa, il premier Conte anticipava che palestre e piscina sarebbero state “osservati speciali” dal cts: è evidente che è stato valutato che le attività in palestre e piscine non sono più luoghi sicuri a proposito della diffusione del Coronavirus, e quindi da chiudere almeno fino al 24 novembre.
La sospensione delle attività include anche i centri termali, salvo quelli interessati per attività sanitarie. Non vengono sospese le attività sportive all’aperto purchè svolte nel rispetto delle regole vigenti.
Attività sospese per sale giochi, bingo, casinò, sale scommesse. Stessa scelta per teatri e cinema che dovranno seguire la nuova regola di sospensione delle attività fino al 18 novembre prossimo. Questo, nonostante le precedenti rassicurazioni del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Franceschini che rassicurava su una eventuale chiusura, appunto, di cinema e teatri.
Rimane sempre la possibilità di effettuare scommesse e giochi direttamente online, con le stesse dinamiche delle sale giochi, bingo e affini.
Era nell’aria da giorni, era una proposta avanzata già di dieci giorni fa, con il nuovo Dpcm fino al 24 novembre ristoranti, bar, pub dovranno chiudere le attività aperte al pubblico alle ore 18. Durante gli orari d’apertura i tavoli dovranno essere occupati da un massimo di 4 persone, salvo persone conviventi. Per il resto rimangono valide le vecchie regole, come l’esposizione all’ingresso dei locali del numero di massimo di persone consentite all’interno del locale.
Se da un lato ci sarà la chiusura per l’ingresso delle persone in ristoranti, pasticcerie, bar ecc.., da un altro lato vi è comunque la possibilità di attivare il delivery food fino alle ore 24: quindi gli esercenti potranno accettare prenotazioni e consegne di pasti, bevande, dolci, fino alla mezzanotte. Una buona occasione per raggiungere anche quelle persone che non vivono nelle vicinanze dell’attività locale.
La Dad aumenta per le scuole superiori: dal 50% del precedente Dpcm al 75% del nuovo Dpcm. È quanto si apprende dalle nuove regole, così da diminuire ulteriormente la congestioni dei mezzi pubblici. Rimane invariata la formazioni per asili, scuole materne, elementari e medie, che continuerà in presenza.
Nulla cambia per gli spostamenti, se non una “forte raccomandazione a ridurre se non addirittura eliminare gli spostamenti inutili”, in modo da limitare il numero di persone per strada e quindi il numero di possibilità di contagio.
Sempre incentivato il “lavoro agile” regola che nel nuovo Dpcm punta sempre alla riduzione delle possibilità di contagio.
Scongiurata la chiusura di negozi e centri commerciali, a patto che gli ingressi avvengano in maniera dilazionata. Su questo punto un ruolo importante è stato quello dei presidenti di Regione e sindaci, che hanno avuto la capacità di riportare la situazione locale e quindi scongiurare la chiusura soprattutto dei centri commerciali, controllati a vista dal cts.
Dopo le polemiche generate ieri sull’apertura degli impianti sciistici sul Cervino, il nuovo Dpcm in vigore da domani prevede la chiusura degli impianti di risalita nei comprensori sciistici. Saranno aperti solo per attività professionisti internazionali o sotto l’egida del CONI.
Come per il resto delle restrizioni, la chiusura è prevista dal 26 ottobre al 24 novembre: rimane quindi alta la speranza della possibilità della canonica settimana bianca per il ponte di Sant’Ambrogio, per molti attività vera apertura della stagioni sciistica.
L’ennesimo nuovo Dpcm rappresenta un ulteriore stretta sulla circolazione delle persone: rimane intesto che la situazione è costantemente monitorata, l’invito dell’uscita da casa per motivi strettamente necessarie è il vero nodo attorno al quale bisogna concentrarsi, in modo da evitare eventuali rischi di contagio.
Qui trovate il nuovo DPCM in pdf, in testo integrale con tutte le nuove regole
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