Nuove chiusura ma solo per alcune Regioni: le regole e dove avverranno
Non è un lockdown, ma in Lombardia, Campania, Piemonte e Liguria i governatori di Regione hanno deciso per un coprifuoco come già successo in Francia, che sarà dalle 23 alle 5, oltre alla chiusura parziale di alcune attività e alla ripresa della formazione a distanza per alcuni istituti scolastici.
Qui la nuova autocertificazione per il Dpcm di novembre 2020
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La scelta del “coprifuoco” notturno è sicuramente una forma di segnale forte verso i cittadini, nella scelta di non imporre un secondo lockdown, ma di seguire la strada verso una chiusura parziale, garantendo gli spostamenti nelle ore diurne.
Anche per alcune attività sarà nuovamente un momento difficile: in arrivo la serrata dei negozi nei centri commerciali e, in alcuni casi, non solo. Torna la formazione a distanza ma solo per gli studenti delle scuole superiori e dal secondo anno. Vediamo nel dettaglio Regione per Regione, quali sono le nuove norme di chiusura. Le nuove ordinanze saranno in vigore fino al 13 novembre, salvo sempre eventuali interventi secondo lo sviluppo dell’emergenza Covid-19.
Nuove chiusure anche se parziali, ma solo per alcune Regioni: ritorna in parte la didattica a distanza.
Torna il modulo di autocertificazione per spostarsi durante le ore di chiusura in Lombardia, Liguria, Campania e Piemonte. La compilazione è molto semplice: bisogna indicare le proprie generalità, il motivo dello spostamento durante le ore di coprifuoco (comprovate esigenze). In caso di spostamento per motivi di lavoro, oltre ai motivi è necessario indicare anche nome e indirizzo del datore di lavoro.
In caso di altri motivi di particolare urgenza, sarà obbligatorio indicare la destinazione, la durata dell’uscita senza indicare l’eventuale persona che si va a trovare, non necessario per motivi di privacy.
La Regione Lombardia ha firmato l’ordinanza che prevede la chiusura di tutte le attività e il divieto della circolazione dalle 23 alle 5. Durante il week end saranno invece chiusi i negozi all’interno dei centri commerciali che non vendono alimentare, mentre negozi di prima necessità e supermercati rimarranno aperti.
Inizierà il prossimo lunedì 26 la formazione a distanza per le scuole superiori, salvo casi di bisogni educativi speciali dove è necessaria la formazione in presenza. Quindi anche per la Lombardia Dad ma solo per le scuole superiori. Comunque viene caldeggiata costantemente l’organizzazione durante gli ingressi negli istituti scolastici, secondo orari scaglionati in modo da evitare assembramenti.
Ancora poca chiara la situazione della media distribuzione, che ha chiesto alla Regione una deroga per l’apertura durante il week end. Rimarranno aperti i supermercati con apertura 24 ore, anche durante le ore notturne.
In Piemonte la chiusura avverrà dalle ore 24 fino al mattino, e anche qua i centri commerciali dovranno rispettare la chiusura durante i week end: rimarranno invece aperti farmacie e supermercati oltre negozi di alimentari.
Il Piemonte ripropone la formazione a distanza a partire da lunedì 26 ottobre, ma solo per le classi delle scuole superiori e per le classi dalla secondo al quinto anno. Non saranno però lezioni totalmente a distanza: il 50% in presenza e il restante 50% in presenza. Anche se il governatore Cirio chiede che almeno il 50% sia a distanza: potrebbe quindi verificarsi in alcuni casi, una formazione a distanza per oltre la metà delle ore settimanali.
Anche la Campania segue la regola del coprifuoco dalle 23 alle 5 come in Lombardia, con chiusura delle attività, divieto di circolazione per i cittadini della Campania, ma anche al divieto di spostamento interprovinciale salvo utilizzo di autocertificazione, con la quale si dichiara la giusta causa per lo spostamento (tra cui motivi di lavoro, salute, scolastici, approvvigionamento di beni di prima necessità.
Le scuole per il momento rimangono chiuse: per ora la data prevista di riapertura è il 30 ottobre, ma sempre salvo nuove ordinanze secondo i numeri di contagiati.
Il governatore Toti per la Liguria apre la sua ordinanza imponendo la didattica a distanza per gli studenti delle scuole scuole superiori dalle classi secondo alle quinte, con un numero minimo del 50% degli studenti di ogni classe. Sono escluse le classi prime.
Le sale giochi rimarranno aperte dalle 5 alle 18, mentre alle 24 dovranno chiudere i circoli e i centri culturali. Pugno di ferro per gli assembramenti: nell’ordinanza se ne fa “divieto assoluto”.
Queste sono le decisioni prese dalle Regioni con i numeri più alti di contagiati da COVID-19, con la speranza che siano delle decisioni che possano portare risultati nel breve tempo.
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