L’allarme lanciato dall’Interpol e dalla polizia dell’UE allerta su nuove minacce che colpiscono mail aziendali
15Le truffe via mail sono in continuo aumento e colpiscono anche le PEC, le mail di posta certificata. A lanciare l’allarme è l’Interpol, l’organizzazione internazionale di polizia, la quale parla di una forma sempre più praticata di criminalità informatica incentrata su truffe spesso più legate alla “compromissione della posta elettronica aziendale”.
Truffe via mail nella posta certificata
Nello specifico sono in serio espansione i casi in cui i dipendenti ricevono richieste di denaro nelle e-mail presumibilmente inviate all’interno della propria azienda.
“Con oltre 1 miliardo di dollari persi a causa della frode della PEC solo lo scorso anno, questo crimine relativamente sconosciuto sta rapidamente diventando un fenomeno globale“, ha affermato Craig Jones, direttore del crimine informatico dell’Interpol.
L’Interpol per la specifiche truffe via mail ha lanciato una campagna di sensibilizzazione pubblica. Evidente che mentre il numero di attacchi informatici sta diminuendo, gli autori si stanno concentrando su “obiettivi più redditizi che portano a maggiori danni economici“, ha avvertito il rapporto. E il ransomware rimane la principale minaccia.
In un rapporto dell’agenzia di polizia dell’Unione Europea pubblicata di recente si fa leva proprio sulla questione. I criminali informatici stanno utilizzando le nuove tecnologie e sfruttando le vulnerabilità online esistenti spostando la loro attenzione verso obiettivi più grandi e più redditizi.
L’Europol, ha dichiarato nella sua relazione annuale sulla valutazione delle minacce alla criminalità organizzata su Internet, che, poiché i dati digitali sono un obiettivo chiave “la sicurezza dei dati e la consapevolezza dei consumatori sono fondamentali per le organizzazioni“.
“Mentre dobbiamo guardare avanti per anticipare le sfide che possono comportare le nuove tecnologie, non dobbiamo dimenticare di guardarci alle spalle“, ha affermato il direttore esecutivo dell’Europol Catherine De Bolle. “Le nuove minacce continuano a emergere dalle vulnerabilità nei processi e nelle tecnologie già consolidate“.
Una maggiore cooperazione tra le forze dell’ordine, i team di sicurezza informatica e altri organi competenti è la chiave per affrontare i principali attacchi informatici, si afferma nella relazione.