L’amministrazione finanziaria mette in guardia dai nuovi tentativi di phishing su comunicazioni e rimborsi IVA. Cosa fare?
Stanno girando in maniera imponente false mail inviate per trarre in inganno i riceventi. Il mittente niente meno che uno spauracchio per molti. L’Agenzia delle Entrate. Millantando fantomatiche incoerenze emerse durante la comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva inviata dal contribuente alle Entrate. E spesso accompagnate da un file malevolo in formato zip. L’ancora poco nota truffa dell’Agenzia delle Entrate sta mettendo in guardia e a dura prova gli utenti da innovativi tentativi di phishing tramite mail.
Truffa Agenzia delle Entrate, cestinare subito la mail
A segnalare la truffa è stata la stessa Agenzia delle Entrate in una nota pubblicata sul proprio sito web. Nel ricordare che l’Agenzia non invia questo tipo di comunicazioni in alcun caso, si raccomanda di cestinare l’email, qualora fosse stata ricevuta, senza aprire alcun allegato. “In caso di dubbi – spiega la stessa agenzia – è possibile consultare la sezione ‘Focus sul phishing’ sul sito ufficiale delle Entrate, dove periodicamente vengono riportati degli avvisi sulle ultime email-truffa in circolazione, oppure contattare il call center al numero 800.909696 e chiedere conferma“.
Di seguito un esempio sulla mail malevola che potrebbe arrivarvi
“Gentile cliente, dall’esame dei fatti e dei versamenti relativi alla comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva da voi mostrate per l’ultimo trimestre 2020, sono emerse alcune incoerenze. Le informazioni relative alle incoerenze sono visionabili nel documento in allegato o nel “cassetto fiscale” (sezione l’Agenzia Scrive) o nel servizio “Fatture e Corrispettivi” (sezione Consultazione-l’Agenzia scrive), entrambi accessibili dal Sito Web dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it
Password gov2021
Questa mail è stata figliata automaticamente, pertanto la preghiamo di non reagire a questo indirizzo di posta elettronica“.
Come potete notare, il messaggio presenta alcuni errori e strafalcioni che la vera agenzia non farebbe mai, a partire dalla password per l’allegato contenuta nel messaggio stesso, per continuare con errori grammaticali evidentemente causati dal traduttore automatico. “figliata automaticamente“, “non reagire a questo indirizzo”
Nel ricordare che l’Agenzia non invia questo tipo di comunicazioni in alcun caso, e se mai dovesse inviare una comunicazione importante utilizzerebbe o la Pec o la raccomandata, si consiglia caldamente di cestinare l’email, possibilmente senza aprirla e senza aprire alcun allegato contenente.
Le truffe a nome dell’Agenzia delle Entrate non sono una novità, già lo scorso 25 novembre 2020 lo stesso Ente aveva messo in guardia i contribuenti da mail molto simili a quelle inviate dall’Agenzia delle Entrate. In quel caso l’oggetto principale dei tentativi di azioni fraudolente era il superbonus 110 per cento, precedentemente anche il bonus vacanze.
E come spesso accade i truffatori mirano a rubare i dati sensibili dei cittadini, soprattutto le credenziali bancaria o delle carte di credito, perché l’obbiettivo è sempre e unicamente derubare gli ignari cittadini.