Una delle minacce più pericolose nei prossimi anni saranno i dispostivi fisici controllati da cyber-criminali. Dall’altra parte però arrivano i primi “robocop”: droni autonomi in grado di pattugliare le strade e rilevare le minacce. Insomma la lotta digitale al crimine si sposta anche nel mondo fisico. Il primo Robocop che ha trovato diffusone è K5 […]
Una delle minacce più pericolose nei prossimi anni saranno i dispostivi fisici controllati da cyber-criminali. Dall’altra parte però arrivano i primi “robocop”: droni autonomi in grado di pattugliare le strade e rilevare le minacce. Insomma la lotta digitale al crimine si sposta anche nel mondo fisico. Il primo Robocop che ha trovato diffusone è K5 della Knightscope. Esteticamente è un incrocio tra R2-D2 e un soldato dell’Impero di Guerre Stellari (i famosi Stormtrooper).
Dal punto di vista tecnologico racchiude un localizzatore Gps, un sistema per il 3D mapping dell’ambiente circostante, una telecamera a 360° in HD, una termica, una per la visione notturna, un software per il riconoscimento delle scritte (le targhe delle automobili ad esempio), registratore audio, sensori per il rilevamento di minacce chimiche, biologiche e nucleari ed è anche in grado di analizzare i comportamenti umani. Secondo i produttori, la presenza di K5 è in grado di ridurre del 50% il crimine segnalando auto sospette, comportamenti anomali,
presenze non autorizzate ecc.