Google prevede di lanciare il Chromecast Ultra di seconda generazione entro l’anno con tante novità a partire da un telecomando a controllo del dispositivo
Chromecast è uno dei dispositivi di streaming di maggior successo dal suo lancio nel 2013. Un modo economico per le persone di trasmettere i contenuti direttamente alle proprie TV senza la necessità di acquistare una smart TV. E Google a riguardo potrebbe rilanciare un nuovo dispositivo più rivoluzionario che potrebbe cambiare il modo in cui utilizziamo il Chromecast. Secondo indiscrezioni il nuovo Chromecast Ultra sarebbe un device di seconda generazione basato su Android TV e dotato di telecomando.
I rumors arrivano da 9to5Google il quale parla di un nuovo dispositivo Chromecast (per succedere al Chromecast Ultra di prima generazione), con nome in codice “Sabrina”. Supporterebbe contenuti 4K HDR, oltre a Bluetooth e Wi-Fi. Tuttavia, la differenza principale, sarebbe che questo dispositivo eseguirà Android TV e sarà controllabile con un telecomando Bluetooth.
La fonte afferma anche che esteticamente il nuovo Chromecast Ultra sarebbe più simile alla forma di Chromecast di 3a generazione con la “G” di Google nel suo centro, e non a quella di Chromecast Ultra, che ha lo stesso simbolo ma nella parte inferiore del dispositivo.
Hmmmm… a Google Remote for an unknown device just passed through the FCC… https://t.co/nz0xBG8AtL pic.twitter.com/6gEQ35nR7g
— Janko Roettgers (@jank0) March 10, 2020
Il telecomando sarebbe già a brevetto (certificato presso la FCC), come da tweet in anteprima. Dall’immagine, si può vedere la somiglianza con il telecomando di Daydream VR. Il telecomando in dotazione potrebbe essere provvisto anche di un microfono e di un pulsante specifico per richiamare i servigi vocali dell’assistente di Google.
Al momento, non ci sono indicazioni sul prezzo di vendita o sulla disponibilità del nuovo Chromecast Ultra, ma molto probabilmente si sarebbe dovuto vedere nel corso del Google I/O, l’evento fisico dedicato agli sviluppatori e annullato a causa dell’epidemia da COVID-19.