Account degli utenti in pericolo a causa di una nuova truffa che è stata scoperta di recente.
È proprio il caso di dirlo, gli hacker non vanno mai in vacanza. Una nuova truffa WhatsApp è stata portata alla luce in seguito a numerosissimi casi che si sono verificati. A renderlo noto è stato Rahul Sasi, fondatore e CEO di CloudSEk, azienda che si occupa di di sicurezza informatica. Purtroppo WhatsApp continua a essere preda preferita degli hacker, sia per via della sua grandissima diffusione sia per via del fatto che è assai facile diffondere truffe attraverso di esso. Basta un messaggio ben confezionato e la vittima viene esposta a vari pericoli, dalla sottrazione di dati sensibili a conti bancari che vengono svuotati.
E oggi la nuova truffa WhatsApp, che a quanto pare mira a sottrarre l’account agli utenti. Ma com’è possibile tutto ciò? Andiamo a scoprire come funziona il raggiro, in modo tale da essere pronti a evitarlo. La regola numero uno resta infatti quella di essere sempre diffidenti quando si ricevono messaggi da numeri sconosciuti oppure messaggi anomali da parte di numeri che abbiamo in rubrica e che potrebbero essere stati hackerati.
Nuova truffa WhatsApp: come funziona
Per riconoscere la nuova truffa che circola su WhatsApp occorre prestare attenzione a questi dettagli. L’hacker chiama la vittima e con artifizi e raggiri (elementi tipici del reato di truffa) la convince a comporre uno dei due seguenti numeri: **67* seguito da un numero a 10 cifre oppure *405* seguito da un numero a 10 cifre. Nel momento in cui la vittima compone uno di questi due numeri, la truffa è conclusa: l’account dell’utente raggirato si disconnette e l’hacker ne prende il controllo totale. In alcuni casi potrebbe accadere che l’utente subisca un ricatto e che gli vengano chiesti soldi per riottenere il proprio account.
Ma come funziona in concreto questa truffa, una volta che l’utente digita le numerazioni richieste? Quando l’utente compie l’azione richiesta, le numerazioni danno il via all‘inoltro di chiamata quando il telefono risulta occupato. La vittima, a questo punto, indica un numero di telefono alternativo – quello controllato dall’hacker – e nel mentre il malintenzionato procede con la registrazione dell’account WhatsApp legato al numero principale della sua vittima. L’hacker ricevere il codice OTP mentre la vittima è impegnata nella conversazione e il suo telefono risulta dunque occupato e in questo modo il furto dell’account è perfezionato.
Come ci si può difendere da tutto ciò? Ribadiamo che la prima regola resta affidarsi alla cautela e alla diffidenza. Per mettere al riparo il proprio account WhatsApp è poi buona regola attivare la verifica a due passaggi, che consente di usufruire di un livello di protezione più alto.
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