A partire da quella data ci saranno infatti grosse novità per quanto riguarda il pagamento degli acquisti in app. Apple non potrà più impedire agli sviluppatori di utilizzare all’interno delle proprie applicazioni link che rimandino a siti terzi per il pagamento. Allo stesso tempo, agli sviluppatori sarà ora concesso di poter contattare direttamente gli utenti e offrire loro non soltanto assistenza ma anche offerte speciali.
La rivoluzione in casa Apple non è però stata dettata da una volontà aziendale bensì dalla sentenza del giudice che si è occupato del processo Epic vs Apple. Da tale decisione si è poi aperto un mondo, che gli sviluppatori stanno già tentando di capire come potranno sfruttare al meglio.
Prima del 7 dicembre, gli acquisti in app, per le applicazioni scaricate da AppStore, si potranno pagare ancora soltanto attraverso l’AppStore. Dopo quella data scatterà il via libera a soluzioni ulteriori. Al momento, tra le più promettenti, sembra esserci quella offerta da Paddle, una startup che si occupa proprio di pagamenti. Il primo vantaggio di appoggiarsi a Paddle sembra essere alquanto evidente: attraverso di esso è possibile evitare di pagare il 15% di commissione richiesto da Apple.
Il secondo evidente vantaggio è poi rappresentato dal fatto che attraverso Paddle è possibile offrire la scelta di pagare con Apple Pay, PayPal ma anche con Satispay e altri metodi. Terzo, e non meno importante, c’è il vantaggio di non dover sviluppare un proprio sistema di pagamento bensì di servirsene di uno già pronto, un’ottima soluzione, quindi, per tutte quelle piccole aziende che hanno un fatturato assai più ridotto rispetto ad altri colossi del settore. Per quanto riguarda le commissioni, più vantaggiose, di Paddle, la società trattiene il 10% per i pagamenti sotto i 10 dollari e il 5% più 0,50 dollari di commissione fissa per i pagamenti sopra i 10 dollari.
Da sempre restia a far accedere terze parti al proprio ecosistema, Apple ha dovuto cedere per il pagamento degli acquisti in app. Uno dei motivi per cui l’azienda ha sempre preferito che il pagamento avvenisse attraverso AppStore era legato al tema della sicurezza.
Dato che Paddle non sarà di certo l’unico sistema impiegato, infatti, il timore di truffe potrebbe essere più che giustificato. tanto più che non è ancora certo come Apple potrà vigilare – e se intenda farlo, chiaramente – su tali soggetti. Interessante sarà anche capire come funzionerà in termini di responsabilità, sperando che, come spesso accade, non sia l’utente/acquirente a rimetterci nel finale.
immagine: Pixabay
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