Lo smartwatch è utile, anzi è meglio dello smartphone (in alcuni casi). Ecco 5 cose che lo smartwatch fa meglio dello smartphone
Lo smartwatch è utile, anzi è meglio dello smartphone (in alcuni casi). Ecco 5 cose che lo smartwatch fa meglio dello smartphone, se avevate ancora qualche dubbio sulle reali potenzialità della tecnologia da polso.
Tiriamo fuori il telefono dalla tasca 50 volte al giorno, lo usiamo per comunicare ma anche per reperire informazioni di qualsiasi tipo. Ma tante funzioni possono essere a mano mano sostituite da un altro gioiello tecnologico, da portare al polso: lo smartwatch.
1 ⁃ Pagamenti mobile: la prima generazione di Apple Watch contiene un chip capace di processare i pagamenti dal polso, per il momento in combinazione con un iPhone 5S o 6, ma presto orologio e telefono potranno funzionare autonomamente per i pagamenti.
2 ⁃ Video chat: un’immagine prende vita dal polso, si possono inviare e ricevere messaggi in tempo reale. Stanno nascendo per questo numerose app, tra cui Glide, che mette in contatto due smartphone o uno smartphone con lo smartwatch, nell’attesa che gli orologi vengano dotati di fotocamere per arrivare a vere e proprie video chat.
3 ⁃ Monitoraggio dei bambini: i genitori potranno stare in contatto tutto il giorno con i propri figli, anche se forse è meglio aspettare che i prezzi degli smartwatch scendano sotto i 200 dollari, per evitare che i più piccoli si tolgano l’orologio o lo perdano. Lo smartwatch potrebbe integrare un sensore per i battiti del cuore, avvisando se il battito dovesse rimanere sostenuto per un periodo di tempo più lungo del normale, il che potrebbe significare una situazione di pericolo o stress.
4 ⁃ Trasporti pubblici: in Cina è il settore in cui lo smartwatch è più utilizzato. Si possono caricare su di esso abbonamenti per accessi veloci a bus, binari e stazioni.
5 ⁃ Identificazione e autenticazione: l’orologio intelligente può riconoscere il mio abbonamento in palestra, verificare lo stato dei voli all’aeroporto (lo scorso settembre Apple ha annunciato un accordo con American Airlines per il chek-in “da polso”), aprire e chiudere la macchina (BMW ci sta già lavorando), gestire la domotica di casa con autenticazione alla porta d’ingresso (progetto su cui si è focalizzata Samsung) o fungere da chiave per la camera d’albergo. E questo è solo l’inizio.
Cecilia Cantadore