Ci sono alcune cose che sono passate un po’ inosservate negli ultimi annunci Apple. La Grande Mela della tecnologia sembra stia preparando il campo per un ritorno in forza sul mondo business, su quello dei professionisti, che erano lo zoccolo duro degli utenti Apple, quelli che non l’hanno mai abbandonata anche nei momenti difficili. iPad […]
Ci sono alcune cose che sono passate un po’ inosservate negli ultimi annunci Apple. La Grande Mela della tecnologia sembra stia preparando il campo per un ritorno in forza sul mondo business, su quello dei professionisti, che erano lo zoccolo duro degli utenti Apple, quelli che non l’hanno mai abbandonata anche nei momenti difficili.
iPad Air è il nome del nuovo iPad 5. Apple punta su una parola che ha caratterizzato il successo di un altro prodotto: il Macbook Air, un notebook nato per utenti professionali in movimento, poi diventato anche consumer, ma che fu studiato per un pubblico “business”. La parola “Air” racconta già qualcosa delle caratteristiche tecniche della nuova “tavoletta” di Apple. Lo slogan dilancio è “la forza senza la gravità” e un altro molto azzeccato è “fa molto più di prima ma non lo fa pesare.” L’iPad Air è è il 28% più leggero del modello precedente, il 20% più sottile e non arriva al mezzo chilo. È spesso soltanto 7,5 mm, riduce notevolmente la cornice intorno allo schermo da 9.7 pollici e monta il processore Apple A7 già visto con iPhone 5S. In qualche modo con l’aggiunta di “aria” l’iPad sembra volersi posizionare più in alto, guardare con maggiore attenzione alle aziende.
Un altro dato significativo è il Mac Pro: il barilotto lucido che segna il ritorno in grande in stile sul mercato dei grafici e creativi, sono loro (da sempre) la comunità che ha sostenuto Apple, sono loro che, anche in mancanza di un nuovo prodotto da anni, ha continuato a tenere sulla propria scrivania un desktop della Mela, senza dubbi. Per loro Apple ha rivoluzionato il design e introdotto prestazioni da capogiro. Il Mac Pro nasce con la capacità di fare editing di filmati 4K, ed è silenzioso, come Steve Jobs ha sempre sognato (dai tempi del G4 Cube). Il prezzo è consistente: a partire da 2.999 dollari, ma si tratta di un computer senza paragoni sul mercato, almeno. Il processore è uno Xeon quad core da 3.7 GHz, 12 GB di DRam e 2 GB di VRam Lo vedremo a dicembre anche in Italia. Nel materiale di lancio di legge “È il computer che siamo stati abbastanza pazzi da costruire. Abbiamo abbandonato tutti i preconcetti, eliminato ogni limitazione. È diverso da qualunque altro Mac che abbaino realizzato fono ad ora e non vediamo l’ora di scoprire che cosa creerete con esso”.
Stranamente è passata sotto silenzio o quasi un’altra rivoluzione: il sistema operativo gratis. Con il nuovo Mavericks Apple ha deciso di rendere gratuito l’aggiornamento del sistema operativo. Anche in passato il costo dell’aggiornamento non era elevato, ma gratis non si era mai visto. La trasformazione che il mondo mobile ha portato alla tecnologia si riverbera anche sul mondo pc, così come il sistema operativo iOS di iPhone e iPad è gratuito, ora lo diventa anche quello dei computer. Questa scelta rende Apple ancora più unica, perché nessun altro produttore, al momento, lo fa. Il software diventa un servizio, qualcosa di dovuto all’utente. È una nuova filosofia.